Dress code per una sfilata, una festa, una cena e perfino il festeggiamento di una laurea. La parola è di pubblico dominio, ma porta con sé un significato quasi esoterico. Un codice di regole che servono come paracadute o come istigatore di panico? Un modo per suggerire agli ospiti cosa indossare, per scongiurare inutili scivoloni, o la necessità di evitare che lo stile e il buongusto si perda a causa di una overdose di street style e nuove tendenze?
Dress code, come decifrarli
“Giocare a mascherarsi comincia all’età di cinque anni e non finisce mai” – Kate Spade
Vestirsi per una occasione speciale è un po’ come mascherarsi. Una etichetta, o meglio un sincretismo contemporaneo che ci ricorda che l’unità di misura del dress code non è solo la nostra interfaccia con il mondo, ma l’intreccio di fattori culturali, sociali e antropologici – Ornella «Kyra» Pistilli.
E’ un codice non scritto a cui fare riferimento e ritrovarsi a proprio agio in qualsiasi situazione. Il mondo diplomatico ne fa uso da sempre, per raggiungere la massima riuscita di un evento. L’ospite sa come muoversi e l’ospitante è certo che farà bella figura.
In tutte le occasioni non propriamente formali, insomma quando non è richiesto il black tie, il dress code però potrebbe risultare tutto e il contrario di tutto.
Ma si va esattamente vestiti come il dress code suggerisce?
Interrogandosi su questa domanda Garance Doré arriva addirittura a fare una distinzione tra evento a New York e evento a Parigi. Gli eventi nella Grande Mela sono occasioni pubbliche, mentre quelli Francesi, privati. Nei primi ci si va per essere visti, nei secondi per stare con gli amici. Di conseguenza una ragazza Newyorchese studierà il suo abito per una settimana, probabilmente si rivolgerà al suo ufficio stampa di fiducia – se ha la fortuna di essere la taglia del campionario – e avrà make up and hair stylist a disposizione. La Parisienne invece non riuscirà a rinunciare a un paio di jeans skinny, tacco 12, capelli sciolti e un rossetto rouge.
Dress code, problema sociale o culturale, ma soprattutto problema di tutti.
Le declinazioni dei dress code sono molteplici e di interpretazione più o meno facile.
Smart casual o business casual quando è richiesto un look formale e professionale, ma leggermente più vestito del solito. Questo era il dress code per il grande evento Chanel Métiers d’art ed escludeva abiti lunghi, da sera, eccessivamente ricchi e sfarzosi. Il campo di azione rimaneva quello dello stile classico con un pizzico di originalità e creatività. Una tuta in seta, un pantalone culotte e una camicia maschile, il tutto con una buona dose di sicurezza.
Alpine glamour – l’indicazione per una cena di gala a Cortina d’Ampezzo.
black tie – il suggerimento per quelle situazioni altamente formali.
cocktail – quando è richiesto un abito al ginocchio.
casual dressy – quando basta essere un po’ meno sportivi.
creative black tie – quando è richiesta eleganza con un pizzico di brio.
festive – ovvero glitter e paillettes, consigli che ci farebbero molto comodo in questo periodo natalizio.
Insomma i dress code sono un po’ come le mezze stagioni e i luoghi comuni, vogliamo far finta che non esistano, ma poi ci rendiamo conto che sono delle verità condivise alle quali difficilmente riusciamo ad opporci.
L’alternativa è la fuga dalla realtà. Una soluzione sempre possibile, se abbiamo un pizzico di creatività. Così, non curante del dress code da piscina, della temperatura che segna l’arrivo dell’inverno e l’apparente impossibilità di prendersi una matinée libre durante la settimana, abbiamo portato Mariù De Sica e John Galliano sulla terrazza della suite Planetarium dell’Hotel Rome Cavalieri.
E per essere sempre certi di non sbagliare, “vestiti sempre come se dovessi incontrare il tuo peggior nemico” – cit.
Outfit: Mariù De Sica e giacca John Galliano
Queste foto sono state realizzate da Elisa Rinaldi Fotografa. Editoriale in collaborazione con Elisa Bellino di theladycracy.it.
Un ringraziamento speciale al Rome Cavalieri, Waldford Astoria hotels & resorts
Comments
26 Responses to “Dress code, mezze stagioni e qualche luogo comune”
che splendore sei in questi scatti 🙂
baci
Foto straordinarie.
bellissimo post e bellissime foto cara …. buon weekend!!!
baci
http://www.unconventionalsecrets.blogspot.it/
Io sono una di quelle che tenta di ignorarlo ma purtroppo non sempre si può, ma solo perchè quando so che devo avere un certo dress code entro nel panico. Possibile che ogni volta che vedo le tue foto penso ad un editoriale di Vogue? Sei stupenda Mari, foto di grande ispirazione! Un bacio grande!:**
Articolo come sempre illuminante e direi che l’ultima citazione andrebbe ricordata ogni santo giorno aprendo l’armadio!!!
The Princess Vanilla
Io non mi faccio problemi in materia tanto non mi capitano mai occasioni del genere. Forse le evito apposta. Ahahahahaha! No dai, scherzo. ;P
Cara, foto pazzesche, sembri una diva di altri tempi anche a questo giro. Non so che dirti, mi piaci troppo! *_*
Bella tu! Bacione enorme! :*
Luna
http://www.fashionsnobber.com
Queste foto sono incredibili. I colori perfettamente matchati insieme…wow. Davvero.
http://www.closinpills.com
Fortissimo questo dizionario del dress code e tu sei fighissima in queste foto, location e look da favola!
Un bacione! F.
La Civetta Stilosa
a volte si segue l’istinto altre no!
Mi piace il paragone tra la ragazza newyorchese e la parigina. Io sarei come la seconda, di sicuro. Più semplice.
Comunque complimenti per le foto, per la location e per il fisico.
Sei veramente bella!!!!!!
Un bacio cara,
Eni
Eniwhere Fashion
Eniwhere Fashion Facebook
Mammamia che meraviglia Mari, io ho letto il post e poi sono andata a riguardare foto per foto e sono spettacolari e tu BELLISSIMA. Comunque la distinzione tra gli eventi a New York e quelli a Parigi mi hanno fatto pensare molto.
Un bacione tesorina mia (mi sei mancata tanto, appena risolvo una marea di problemi ti chiamo).
Un bacione
Maggie Dallospedale Fashion diary – Fashion blog
ottimi consigli, queste foto sono stupende!
http://www.alessandrastyle.com
Bellissime foto e mi è piaciuta anche la tua interpretazione sul concetto di dress code, anch’io ne ho scritto nel mio libro (o almeno ci ho provato :P)
Giovanna
http://www.sbirilla.blogspot.it
Molto interessante questo post e accompagnato da foto splendide che mettono in risalto la tua bellezza e il tuo stile!!
Bella Mari!!! Bellissime foto!!
Buon divertimento a Cortina!!
bacioni
Marina
http://www.sweetlavanda.it
meraiglioso il pellicciotto
buon lunedì
un bacione
<<< tr3ndygirl >>>
Direi la Bibbia di una fashion blogger, davvero unico questo articolo, perchè chiamarlo post vorrebbe dire sminuirlo!
Bravissima e bellissima tesoro!
Una vera diva in queste foto ! <3
Un bacione
Martina
http://www.pinkbubbles.it
NUOVO POST
buon inizio settimana!!!
baci
http://www.unconventionalsecrets.blogspot.it/
che spettacolo queste foto, sei stupenda *-*
http://www.thefashionprincess.it
Io vedo nel dress code un’ancora di salvezza, qualcosa da cui prendere spunto ma sicuramente da non seguire ala lettera.
Comunque avevo visto un pezzetto di questo post su Istagram e già mi era piaciuto un sacco, sei veramente bellissima Marinella!
Shopping Girls
La citazione finale la dice lunga, insomma.. l’importante è vestirsi sempre perfetti ed essere sicuri di sé in ogni momento.
Il dress code è importante perché come in ogni cosa, l’abito fa il monaco eccome o comunque dà una sostanziale idea di come si è, per questo è importante non sbagliare l’occasione in cui indossare quella determinata cosa.
Foto strepitose e tu bellissima :-*.
Un bacione, buone feste :).
Monica & Tatiana.
Ambitionofstyle.blogspot.com
E il dress code da Spa??? La sottile ironia e le splendide foto del servizio fotografico mi piacciono troppo, Mari!
E brava Elisa 🙂
xoxo
http://www.bellezzefelici.blogspot.com
spettacolari queste foto, sei una favola…..
Buona serata…
http://www.lagattarosablog.it
Come al solito dal tuo post nascono tante riflessioni, scritto splendidamente e tu che meraviglia sei in queste foto ? Bellissima e piena di fascino ! Un bacione
Fashion and Cookies – fashion blog
vestiti sempre come se dovessi incontrare il tuo peggior nemico?! bella!!
lalu
Io sono un anticonformista ed un bastian contrario di natura, ma onestamente non trovo niente di sbagliato nelle indicazioni del dress code. Anzi, penso che fare ciò che si vuole, ma all’interno delle regole, richieda ancora più creatività che il non avere nessun limite.
bacio Mari e buon fine settimana
http://www.mybubblyzone.com/