Ballerine Miu Miu: la scarpa più odiata \ amata che si sposa con il design

Ballerine Miu Miu. Dove Miu Miu è usato come aggettivo.

Perché non sono ballerine normali. Odi et amo. Dagli uomini così come dalle donne che nonostante il progresso, l’uguaglianza e il femminismo, continuano a cercare approvazione unanime e ad aumentare il potere di seduzione con abiti e accessori. Così la scarpa resa celebre da Brigitte Bardot e Audrey Hepburn continua ad essere disegnata e ridisegnata. Con lo spirito anticonformista caratteristico della seconda linea di Prada questa volta. E con quel tocco di punk e ribellione che le rende adatto a quasi tutte. Proprio come un interno ecclettico o contemporaneo.

Ballerine Miu Miu: stile ecclettico tra moda e design

Demna Gvesalia è considerato da molti, oggi, il vero rivoluzionario della moda. Ha appena finito di distruggere le scarpe di Mr Manholo Blanhik (ctr se stesso) e non ha all’attivo neanche un paio di ballerine. Se un domani le dovesse disegnare probabilmente sarebbero di un colore acido, con qualche elemento fuoriscala e con un’ attitudine che grida:

Chi lo dice che non si può essere sexy, camminando raso terra?

Miu Miu le ripropone per il secondo anno. Alzandole da terra un una para. Come delle espadrillas. Le trasforma in un accessorio ibrido. Proprio come un interno ecclettico e contemporaneo. Forme, colori, stili e finiture si sommano in un risultato vivace. Dall’alto potere instagrammabile.

Sapore vintage, gusto moderno e ecclettismo per le ballerine Miu Miu

La forma è proprio quella della mezza punta in raso. Arricchita da borchei punk e nastri bicolor (neri e in stampa vichy). Come un interno che abbraccia la libertà di espressione. Queste scarpe infrangono le regole e mixano elementi. Si adattano a molti stili e combinano quella capacità di essere chi vogliamo senza pensare troppo alle conseguenze.

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{credits photo interni: Grazia.it}

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