A Red Carpet style for Antonella Rossi

E cosa aspettarsi da un marchio che nasce negli anni ’50 e si rinnova, oggi, continuamente con il contributo delle giovani figlie stiliste?!? Un unico fil rouge, un filo conduttore che sa coniugare una tradizione fatta di alta sartoria, volumi precisi e ben disegnati a un pizzico di stravaganza e a moltissimo charme.

Una collezione colta, perché colti sono i riferimenti all’arte e  indiscutibilmente contemporanea grazie alla rivisitazione dell’Abi – led ideato nel ’97 dalla giornalista Corangelo. Ed è infatti uno spot di luce ad accendere la sfilata. Un kimono di pizzo macramè con delle luci led nei polsini, per una donna che non ha paura di brillare e di essere ammirata. 

Ma se gli effetti speciali riescono a stupirci come sempre, è l’eleganza senza tempo quella  che roba il mio cuore e tutto il mio immaginario.

Vestiti neri, di pizzo, di veli, di trasparenze e ricami che trasformano la gran soirée alla portata di giovani donne che puntano a pezzi unici, ma versatili; a sensualità con un pizzico di leggerezza; a ciò che può durare per sempre, ma che si rinnova continuamente.

E’ la seconda volta che mi trovo a scrivere di Antonella Rossi e per la seconda volta, dopo il mito di Amore e Psiche, mi trovo a sognare atmosfere romantiche e serate incantate.