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Speciale tetto verde: quando il tetto dei palazzi diventa green

Speciale tetto verde: se il tetto dei palazzi diventasse verde, cosa succederebbe al mondo? Non sarebbe forse migliore? Ormai non è più solo una chimera, ma è una tendenza molto in voga nel campo dell’architettura sostenibile. Non rappresenta solo una bella scelta di design, ma è anche un modo di rispettare l’ambiente. Insomma, quando moda e architettura si incontrano su un tema importante come quello del verde, ecco che possono nascere connubi davvero particolari. Cosa sono i tetti verdi, come si può realizzare un green roof e quali sono le piante più adatte per ottenere una copertura vegetale?

Le caratteristiche dei tetti verdi

Prendi un prato, mettilo sopra il tetto e avrai ottenuto un green roof. La definizione dei tetti verdi, infatti, la si trova proprio nel loro nome ed è tutt’altro che complessa. Se, quindi, non è difficile capire che si tratta di un manto erboso che viene sistemato sopra una superficie, di tutt’altra complessità è la sua realizzazione. Attualmente esistono diverse tipologie di green roof, da quelli estensivi fino agli intensivi. I tetti green estensivi sono quelli realizzati con la creazione di un prato, mentre quelli semi-estensivi contano sulla presenza delle piante. Infine, i tetti verdi intensivi sono dei veri e propri giardini sopraelevati, decisamente più complessi da realizzare e da manutenere. Perché scegliere questa soluzione? Perché i green roof riducono l’inquinamento nei dintorni, migliorano la gestione delle acque piovane e favoriscono l’isolamento termico della casa.

Speciale tetti verdi: come realizzare un green roof

Per procedere alla realizzazione del manto verde sul tetto di una casa, la prima cosa di cui occuparsi è l’isolamento della superficie. Per ottenere un lavoro fatto bene conviene procedere a far coibentare il tetto con l’aiuto dei professionisti di Yougenio, ad esempio, così da essere sicuri del risultato ottenuto.In cosa consiste la coibentazione? È una pratica che prevede la posa di un materiale inalterabile al calore e capace di resistere anche agli sbalzi termici più violenti. Sui tetti di solito si usa realizzare una contro-soffittatura impiegando materiali isolanti e impermeabili. Una volta intrapreso questo intervento, si può passare alla creazione di un green roof e qui il consiglio è di procedere letteralmente per strati. Prima si posa lo strato impermeabilizzante (in genere in bitume), quindi si passa allo strato protettivo e a quello drenante, per finire poi con uno strato filtrante. Infine, si procede con la posa del substrato vegetativo e del vero e proprio strato di vegetazione.

Quali sono le piante più adatte, scoprilo nello speciale tetto verde

Il Giardino Botanico di Chicago ha condotto un esperimento molto interessante, al fine di individuare le migliori piante da usare per un green roof. Partendo da una lista di 216 specie di piante, alla fine la selezione (che ha sfruttato diversi criteri) ne ha individuate alcune perfette da coltivare sui tetti. In questa lista si trovano piante come ad esempio l’antennaria dioica, insieme ad altre varietà come la nepeta, il viridis, l’apple blossom, l’emerald blue e la snow-flake.

In conclusione, i motivi per installare un tetto verde sono parecchi: il tutto perché i green roof fanno bene alla vista, alla nostra salute e a quella del pianeta.