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Raffaella Curiel per Altaroma ci invita nel suo giardino

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Assistere a una sfilata di Raffaella Curiel significa ripercorrere un pezzo di storia della moda. L’eleganza dei suoi abiti parla una lingua antica, ma cerca una ispirazione nuova, collezione dopo collezione.
È lo stupore la chiave per continuare a creare. Non stancarsi delle cose semplici, ma continuare a meravigliarsi davanti a un chiosco, un giardino fiorito o a uno spettacolo della natura.
” Il mio giardino” è il punto di partenza dell’ultima collezione Primavera\Estate che ha sfilato durante l’ultima edizione di Altaroma. E noi siamo entrati nel suo giardino.

Raffaella Curiel per Altaroma e la sua interpretazione dell’ispirazione verde

Un giardino in parte classico, fatto di stampe floreali che sbocciano su abiti di media lunghezza e giacche coordinate. Un brano di natura più esotica con foglie d’ispirazione tropicale che insieme definiscono abiti lunghi dalle diverse sfumature di verde. Il verde prato, il verde bosco, quello militare e i fili dorati che definiscono le trame di quelle foglie. Foglie in dimensione reale o deformate, cucite insieme e lasciate a taglio vivo in scala 1:1 su decollete e orli.

Lavorazioni raffinate per Raffaella Curiel per Altaroma

Le tipologie di abito ci sono tutte. Quello da cocktail, fino al ginocchio, in tulle con ricami di vegetazione resa grafica e giacche con orlo a petalo; il tailleur da colazione reinterpretato in una insolita combinazione di rosso e verde; gli abiti lunghi con dettagli inaspettati e materiali insoliti. Come il bustier in vimini decorato da papaveri rossi o la giacca in tessuto naturale. Tutto è ispirato alla natura. Da lei parte e a lei vuole rimandare. Senza dubbi o esitazione. Alle sue forme tipiche e agli elementi semplici che ci ripropone stilizzati o in preziosi ricami che talvolta si perdono in un pattern complesso confondendosi con le fodere delle giacche in stampe geometriche o accentuandosi nei cappelli vistosi pensati come sculture botaniche.

Nulla è scontato, tutto è in fiore.

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Photo by Elisa Rinaldi Fotografa