Rani Zakhem per Altaroma non fa smettere di ballare

Quando Rani Zakhem sfila, qualcosa di magico succede. E’ come se da semplici spettatori diventassimo i protagonisti di un ballo. Non un ballo in particolare, ma l’oleogramma di qualsiasi ricevimento di gala, avvenuto in una villa Holliwoodiana, forse, o in una notte d’Oriente, molto probabile.

Se fosse un film in bianco e nero saremmo al “Black and White party” di Truman Capote al Plaza. E poco importerebbe se invece della maschera indossassimo un enorme fiocco sul petto.

Rani Zakhem per Altaroma e la poetica del sogno

Rani Zakhem fa molto di più che trasferirci virtualmente altrove. I suoi abiti, lussuosi nei volumi e nei tessuti, non risultano mai troppo classici, ma racchiudono la leggerezza che ogni fiaba dovrebbe avere. Come quelle di Walt Disney, capaci di ammaliare principesse di tutte le età. Le sue eroine hanno una personalità forte e una femminilità che non ha bisogno di parlare.

Chi conosce lo stilista libanese sa quanto ami prendere riferimenti dal passato per poi restituirceli, re interpretati e incredibilmente attuali.

Così come nella sfilata autunnale aveva portato in scena un tributo a Marlene Dietrich e alla sua eleganza sinuosa, così ora ripercorre 50 anni di Storia Americana del costume e porta in scena lo sfarzo e l’euforia della più metropolitana tra le città, New York City.

One more dance di Rani Zakhem per Altaroma

Abiti senza maniche dalle gonne voluminose che volteggiano ad ogni passo. Pensati per essere ammirati da ogni punto di vista mentre il movimento definisce lo spazio. Nuvole di tulle gonfiano gonne in organza e duchesse. Fiocchi maxi fuori scala e corpetti pensati come élément botanique composti da decine di petali. E dal rosso del vestito lungo da sera si passa al glicine di una gonna alle caviglie e ai colori pastello, dolci e zuccherati come un frutto estivo.

“One more dance” è l’ultimo ballo della serata, quello prima di andare via e lasciare un vuoto che profuma della polvere d’oro che decora un abito nero, come un’opera di Art Decò.

Tutte le foto della sfilata e del backstage sono scattate ed editate da IloveGreenInspiration.