Giuseppe di Morabito AI 16/17 e l’ispirazione verde

Giuseppe di Morabito AI 16/17 si può probabilmente definire, vox populi, il vincitore virtuale di questa edizione di Altaroma. Vince perché è riuscito ad iniettare meraviglia e bellezza negli occhi di tutti.
Le fanciulle che Giuseppe di Morabito ha portato sulla passerella hanno visto da vicino le teste floreali dei dipinti di Arcimboldo, ma dopo averle evocate, le hanno contaminate. Contaminazione sofisticata e inaspettata. Ancora una volta è il mix della brava e della cattiva ragazza che prende forma e si materializza in uno stile romantico e rock che veste linee classiche di moderne interpretazioni.

Giuseppe di Morabito AI 16/17 e la sua Flora

La strada che sceglie il giovane stilista di origine calabrese è quella della raffinatezza e dello stupore. Dettagli in pizzo femminile e ricami su tagli sportivi che risultano così freschi e gioiosi. Il tableau che dipinge per il pubblico ammaliato è ricco di poesia e suggestioni. I paesaggi della sua terra di origine, i fiori, i colori e i temi romantici che si mescolano con le esperienze metropolitane. Ci sono uccellini in gabbie  che diventano la trama di mini abiti svasati di ispirazione classica; i pattern floreali sugli abiti lunghi con volaint leggeri e impalpabili; il verde bosco e i pizzi macramè.

Lo stilista attinge alla sua heritage personale. Così come il popolare Alessandro De Michele per Gucci ha sapientemente combinato, nelle ultime collezioni, gli elementi storici che definiscono l’identità della casa di moda di cui è voce, così Giuseppe di Morabito declina, sapientemente e poeticamente, gli elementi del suo bagaglio di giovane stilista che ha fondato il suo marchio nel 2014. E lo fa con cura e attenzione ai tessuti, alle lavorazioni, al dettaglio e alla scelta dei materiali.

Abaco di una ventata di aria fresca resa pungente dalle note rock di Giuseppe di Morabito AI 16/17

Una collezione decisamente edgy che fa, di ogni singolo pezzo, un must have moderno e desiderabile. Il guardaroba che ogni donna vorrebbe avere: classici reinterpretati in modo creativo. Le linee tipiche di una biker jacket – con tanto di cerniera asimmetrica e cinta con fibbia – si declinano in un giacchino in panno verde bosco con applicazioni di volant rosa cipria. Le calze a rete che ricordano Madonna negli anni ’80 o un contemporaneo Hedi Slimane, si impreziosiscono di fiori ricamati. La romantica stampa tappezzeria in stile Liberty diventa rock con i guanti in pelle da motociclista e gli anfibi.

Ancora una volta sono i contrasti che ci catturano e soddisfano il nostro modo di essere cangiante e volubile. Perché vogliamo che ciò che indossiamo ci rappresenti, sempre.

“L’abito cambia i modi” – Voltaire

Tutte le foto ufficiali e originali di Altaroma – non editate da ILGI – sono visibili qui.