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Courrèges SS 19 di Yolanda Zobel. Non è facile innovare l’heritage

Courrèges SS 19. Ha sfilato ieri a Parigi la prima collezione di Yolanda Zobel. Non è facile innovare l’heritage, soprattutto quando è così imponente e colta.

Quando uno stilista si chiama André Courrèges, e ha inventato negli anni ’60 la minigonna, i leggins, il vestito bianco e gli stivali con il tacco basso,  forse verrebbe istintivo abbandonare la missione. Un rivoluzionario. Per quei tempi e anche per questi. Difficile fare di più. Lasciare un segno.

Se poi aggiungiamo che lo stilista francese, morto quest’anno, era un ingegnere civile che si è formato da Balenciaga, si capisce facilmente l’impossibilità di andare oltre.

Yolanda Zobel ci ha provato.

Courrèges SS 19, il punto di vista di Yolanda Zobel

In un complicato dedalo di suggestioni e pressioni,  cosa porta uno stilista a compilare e presentare al mondo la sua personale visione, rimane un mistero. Nel caso di Yolanda Zobel è difficile stabilire quele fosse l’obiettivo.

Far parlare di sì, e direi che potrebbe esserci riuscita. Risvegliare l’interesse della generazione Z sul little white dress o inventare pezzi che potessero essere facilmente venduti nel pop up store, lo scopriremo.

I nuovi pezzi Courrèges SS 19 da avere

I trench. Pensati come abiti, divisa o uniforme. Conservano lo stile puro e le linee geometriche del fondatore.  Da avere anche le petite sac con il logo inconfondibile.

Meglio tralasciare le calze con applicazioni, i copricapezzolo e l’uso del vinile. Non proprio alla Courrèges.