Sfilate Parigi Milano autunno 2016: cosa indossereste?

Sfilate Parigi Milano autunno 2016: sono loro le regine del fashion system.

Con le bagnanti di Miu Miu, ispirazione anni ’40 rivisitata in chiave pop, si è conclusa la rassegna parigina. Con lei si chiude il mese della moda dedicato alle collezioni Primavera \ Estate 2017. E’ il momento di fare qualche bilancio, di rilassarsi e di polemizzare. Al di là delle solite diatribe – vecchie e noiose – come quella del conflitto tra giornalisti e blogger. Passando oltre e sopra il pessimismo cosmico di chi afferma che “la moda è morta”, quando al più è semplicemente cambiata. Non ci resta che constatare che questo è stato un mese proficuo, ricco e interessante.

“[…] specchio di un eccitante momento di ridefinizione e scardinamento degli stereotipi. Donne, ragazze, femmine, predatrici, ninfe, dominatrici, madonne, schermidrici, madame, fatine e in fine persone vere sono state le protagoniste del caleidoscopio che si è materializzato sulle passerelle” – Angelo Flaccavento del Sole 24 ore

Sfilate Parigi Milano autunno 2016 cosa indosserei

Per questa sintesi finale, invece di selezionare il meglio e il peggio, ho deciso di prendere come parametro il desiderio di acquisto.

Cosa indosserei? O meglio ancora cosa comprerei?

Mi sono fatta questa idea.

Chloé per tutti giorni. Indossare le proposte di Clare Waight Keller è garanzia di eleganza e femminilità. Non ci sono eccessi, ma neanche il rischio di scivolare nell’insipido. Camicie trasparenti, tute, fiocchi e pantaloni culotte. Il tutto con una classe alla quale è difficile resistere.

Christian Dior. Il nuovo Dior. Quello proposto dall’italiana Maria Grazia Chiuri. Della donna forte, emancipata, ma anche femminile. Quello che non è piaciuto del tutto alla stampa Internazionale, ma che ha proposto capi da indossare nei giorni più rock. (la mia descrizione dettagliata qui).

Valentino. Di Pier Paolo Piccioli. Per il cocktail, la sera, un evento importante e tutte quelle volte in cui ti vuoi sentire ancella di una bellezza eterea. Poeticamente donna e profondamente affascinante. (recensione qui)

Louis Vuitton. Le donne di N. Gerasquiére sono delle eroine proiettate nel futuro. Non so se è stata la componente dell’architettura brutalista del nuovo negozio di Louis Vuitton in Place Vendome, o gli abiti che come drappi si avvolgono intorno a chi li indossa, ma Louis Vuitton sembra aver trovato il giusto mood. Più appettibile a molto commerciale anche grazie alla versione cover da cellulare della petite mall.

Menzioni speciali per le sfilate Parigi Milano autunno 2016

Non finisce qui.

Una menzione speciale e un posto nell’armadio va anche a Rochas di Alessandro Dell’acqua e a YSL di Antony Vaccarello. Decisamente agli antipodi in fatto di stili e proposte. Fantasioso, colorato e ispirato a una moda anni ’40 il primo. Sembra quasi di essere proiettati all’interno di un film di John Travolta.

Sensuale, con chiari riferimenti agli anni ’80 il secondo. Se siete in cerca di femminilità o di un abbigliamento che piaccia agli uomini sicuramente non vi sbaglierete indossandolo.

E Milano?

Philosophy di Lorenzo Serafini. Sicuramente ha catturato il cuore di molte giovani presenti e non solo. Fresco, leggero, attraente. Tessuti leggeri, cinture strette ad evidenziare il punto vita, stampe floreali, scolli profondi, ma senza volgarità. Come se un soffio di vento ci avesse alzato la gonna o una passeggiata sotto il sole di agosto ci avesse chieso di scoprirci improvvisamente.

Per uno stile più serio, ma non troppo, ci sono le proposte di Karl Lagerfeld per Fendi. Un po’ manga un po’ sailor moon con le labbra glitterate e i completi a righe. Romantici quanto basta. Femminili ma non sdolcinati.

Dulcis in fundo impossibile non nominare Gucci (di cui ho parlato a lungo qui), soprattutto per la sua narrazione raffinata e poetica fine.