Like

Guy Laroche AI 2016 work in progress

ilovegreeninspiration-fashionmagazine-guylaroche-aw2016-12ilovegreeninspiration-fashionmagazine-guylaroche-aw2016-13

La settimana della moda di Parigi è finita da un mese e si conferma in cima all top 4 delle quattro capitali più alla moda. Tra maison storiche e nomi meno consolidati; le prime alla ricerca di caratteri di innovazione, i secondi del giusto posto nel fashion system.
Ma cosa succede, nel 2016, a un marchio storico che si trova in fase di restyling?
A metà strada tra il cercare un nuovo volto, vagando in un heritage importante, e la necessità di ricominciare. E’ il caso di Guy Laroche AI 2016. Nome molto popolare – tra addetti ai lavori e non – al quale da tempo non viene associata una idea chiara e definita.

Adam Andrascik  al comando di Guy Laroche AI 2016

Il giovane stilista londinese ha il compito di trovare una nuova strada. All’opera da tre collezioni, ci lascia entrare nel suo percorso non ancora concluso.
Se da un lato funziona bene la fioritura di ricami in stile giapponese e i dettagli romantici con i quali rivisita le classiche giacche modello aviatore, dall’altro risulta meno innovativa e caratterizzante, la proposta di abiti in total grey, tailleur e tonalità basiche e tendenzialmente noir.

In un momento in cui i direttori creativi più quotati – vedi il Michele nazionale per Gucci – lavorano sull’heritage come degli stylist di eccezionali capacità e sensibilità, fermarsi alla mera proposta di total look può sembrare una rinuncia.

Mr Andrascik afferma di essersi sentito perseguitato da alcune silhouette tipiche del brand a cui ha cercato di dare un nuovo spirito – destrutturandole e frammentandole, come nel caso della giacca a doppiopetto.

Fiocchi, bottoni e cinture tipici di alcuni modelli degli anni ’60 vengono sostituiti da rouches e sfumature metalliche.

“Qualcosa di scuro, qualcosa di romantico, qualcosa di elegante, qualcosa di nuovo”.

Rimescolare e ripensare sembra la strada giusta, anche se la quasi totale assenza di stampe e colori, fa pensare a una eccessiva timidezza.

Allora come si fa a innovare senza stravolgere?

Certo utilizzare la plissettatura come elemento caratterizzante di un tessuto è molto diverso che cercare nuovi materiali da applicare su silhouette senza tempo. Interessante, ma non ancora prepotente la scelta di utilizzare i decori in rame, i tessuti increspati, le spalle cadenti e i ben noti pantaloni sartoriali, tutto in un mix & match sul quale sono sbocciati fiori grafici e affascinanti. La ricerca dei materiali e i nuovi grafismi – su alcuni volumi e forme che ancora si adattano alla donna moderna  potrebbe essere la linea innovativa sulla quale puntare. Forza Adam il lavoro è appena cominciato.

ilovegreeninspiration-fashionmagazine-guylaroche-aw2016-02      ilovegreeninspiration-fashionmagazine-guylaroche-aw2016-08 ilovegreeninspiration-fashionmagazine-guylaroche-aw2016-09 ilovegreeninspiration-fashionmagazine-guylaroche-aw2016-10 ilovegreeninspiration-fashionmagazine-guylaroche-aw2016-11

ilovegreeninspiration-fashionmagazine-guylaroche-aw2016-01

ilovegreeninspiration-fashionmagazine-guylaroche-aw2016-03