Luca Sciascia è pop, ma con classe

A metà strada tra una patch mania dal gusto pop e un romanticismo dal sapore bonton, Luca Sciascia { finalista who is o next } ci racconta la sua collezione con una piacevole freschezza e una frivola modernità. Ogni capo potrebbe essere preso e indossato così com’è. Le combinazioni ci sono tutte. Dal little black dress con giacchino in panno, fino all’abito lungo in seta stampato con maxi pull. Dai disco leggins velatamente rock con i cappotti lunghi alle classiche combinazioni pantalone e pullover. Il tutto arricchito con un tocco di Surreal Pop, come lui stesso dichiara, e con i ricami a carattere di fauna destinati a diventare adorbili mascotte.

Luca Sciascia sa essere discretamente accattivante

La collezione è pacata, non ci sono caratteri di innovazione, ma non annoia. In fin dei conti sappiamo bene quanto sia difficile inventare qualcosa di nuovo e che i trend tendono a ripetersi ciclicamente anche per i nomi più blasonati. L’importante è riuscire a trovare la propria chiave di lettura. E Luca Sciascia ci riesce, anche quando sceglie di usare i colori pastello, senza eccedere, combinandoli con il nero, il bianco e il grigio antracite. Basta un poco di zucchero affinché l’inverno sembri tetro.

E così anche quando il pantalone rosa è insolitamente abbinato al maglione nude, non risulta eccessivo o troppo candy.

Puntare su qualche elemento di eccezione Luca Sciascia

Il tema del Bianconiglio che si tinge di baby blue è uno degli elementi ricorrenti dell’intera collezione che porta l’attenzione anche sui colli delle camicie sagomati a forma di un gatto o sull’abito rosa cipria dal taglio Belle Epoque e la femminilità della seta.

Femminilità quasi fanciullesca e a tratti naif, riproposta con garbo anche negli scamiciati con ricamo floreale stilizzato in nero su bianco indossato su una camicia con i polsini sbottonati.