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Gente e tendenze mfw ss’16

 

Gente e tendenze mfw ss’16

Gente e tendenze mfw ss’16 mentre il meglio del fashion system è già su un aereo direzione Paris. Tanto lo sappiamo che Parigi è sempre una buona idea e neanche facciamo in tempo a dare l’ultimo saluto a Armani, nel suo contemporaneo e minimale teatro in via Borgognona, che cominciamo a fremere per quell’allure tutta Francese che ci porterà nella luce dorata di Place Vendome e nella maestosità del Grand Palais. Lì ci sarà Karl ad aspettarci, for sure.

Gente e tendenze mfw ss’16, a che punto siamo?

Se ne è parlato ovvio, e se ne continuerà a parlare almeno per qualche settimana.

#mfw e #mfwss16 sono ancora hashtag delle tendenze alle prime posizioni di twitter e ce ne vorrà di tempo prima di smaltire tutti gli “snaps” che perfino il duo Italiano più nazionalista e appassionato d’Italia ci ha invogliato a fare.

Italia is love è il titolo della collezione di Dolce&Gabbana  ed è anche la sensazione positiva con la quale si chiude questa edizione che ha visto la Camera della Moda spostarsi da Piazza dei Mercanti a Piazza Lina Bo Bardi – il nuovo hub culturale \ sociale della città – con il bosco verticale da un lato, la piazza di Gae Aulenti dall’altra e quel sapore metropolitano che mi ha portato a memorizzare l’ espressione di un signore per strada, dal chiaro accento Siciliano: “sono alla Manhattan del Nord“.

Sembrano ormai quasi lontani i momenti in cui la stampa Internazionale ci definì un’Italia vecchia e troppo ancorata al passato, cercando con sufficienza di spolverarsi di dosso quei panni troppo vintage e troppo stantii modellati sugli anni Settanta.

Quasi superata anche la fase del troppo sexy, della donna oggetto e troppo nuda che ha portato la giornalista British per eccellenza a condannare l’influenza del bunga – bunga Berlusconiano in passerella. E non è un complimento sia chiaro. Anzi è stata proprio la Suzy (Menkes) a ritrovare una Italia più fresca, leggera e gentile e a chiedersi se molto del merito non sia “un Papa che gira in 500L e un primo ministro che ha appena compito 40 anni?!?

Ma chi ci mettiamo nella top 3 tra Gente e tendenze mfw ss’16

E così in questo amore per l’Italia ritrovato, siamo riusciti a riappacificarci tutti aiutati anche da una Milano che a parte il tilt totale del primo giorno tra pioggia, centralini dei taxi fuori uso e euforia da primo giorno di scuola, ha saputo tenerci testa. A tutti.

Ma soprattutto ha mostrato al mondo che il savoir – faire Italiano esiste ancora ed è più accattivante che mai.

Il primo posto di questa nuova, deliziosa e quanto mai tenera mappa geografica del cambiamento va sicuramente a Alessandro De Michele. L’ultimissima collezione di Gucci è un tripudio ecclettico di romanticismo, attitudine bohemienne, arte Cineserie insaporita dai geni profondamente vintage del brand, capace di trasportare lo spettatore in un viaggio senza pareti e confini.

Un tappeto decorato da serpenti – ammaliatori?!? – rose nere e l’assenza di pareti della passerella ci trasportano su di un moderno Oriente Express, tra dettagli tipici della casa di Moda, camicie leggere e teneri fiocchi e fiori. La carte della tenerezza e un nuovo concetto di bellezza hanno ispirato Alessandro per i suoi capi che sembrano già nel backstage sembravano pronti per essere fotografati negli editoriali di mezzo mondo.

Backstage at Gucci RTW Spring 2016 Backstage at Gucci RTW Spring 2016 Backstage at Gucci RTW Spring 2016 Backstage at Gucci RTW Spring 2016

Al secondo posto non possono che esserci le turiste di Dolce& Gabbana. Italia is love e chissà quanti sono i selfie fatti da Portofino a Roma, passando per Sanremo, Capri, Amalfi e la loro Sicilia. E ancora una volta il duo ci conquista con la bellezza del nostro Paese che riesce a trasformare in luccicanti ricami su pizzi, abiti neri e tute in seta.

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Al terzo posto, l’ultima, ma non per questo meno tenera espressione di quella dolcezza tutta femminile pensata da una donna, Anna Molinari per Blumarine.

Nell’era della globalizzazione c’è spazio per tutte e per tutte le tendenze. E’ per questo che non sa dire di no nè al leggerissimo ultrabrillante tulle nè alla tela pesante. Propone le righe, come quelle di un ombrellone nella Costiera Amalfitana degli anni ’50, e i fiori. I suoi fiori, quelli che la accompagnano da anni e ai quali non rinuncerebbe mai. E d’altronde perchè dovrebbe???

Blumarine RTW Spring 2016