Cosa interessa nel 2018 ? Siamo arrivati a un punto in cui tutto sembra possibile. O impossibile. A tratti facile. Sì, facile. Rumore e baccano ci stordiscono costantemente, rendendoci incapaci di distinguere e comprendere anche i dualismi elementari. Viviamo in uno stato di continua confusione emozionale. Web, caos politico | sociale e stili di vita, al limite della legalità, hanno uniformato e appiattito le distanze. Tra persone oneste e disoneste; tra celebrità e persone comuni.
Oggi tutto è vicino, raggiungibile, a portata di mano. Il risultato? Spesso è delirio di onnipotenza, impossibilità a stabilire obiettivi reali e progressivi. Talvolta frustrazione.
Cosa interessa nel 2018, la classifica di forbes divisa per settori
Cultura, tecnologia, viaggi, cibo e bellezza. Di tutto un po’, nella classifica pensata da forbes che ha cercato di racchiudere in una lista i comportamenti sociali degli ultimi anni.
In effetti, tutto va e viene. Si tenta di cancellare e ricominciare, per poi ritrovarsi più indietro di prima.
In uno scenario così saturo di tutto, c’è ancora spazio per qualcosa di nuovo? Direi che se uno spazio rimane è per la creatività. Quella vera. Creatività che qualcuno sta anche provando a soffocare con l’intelligenza artificiale.
Potrà mai un cellulare sostituire il carico emotivo \ emozionale di un umano? Non penso. Così, mi auguro che app come Prisma rimarranno solo vani tentativi di emulare la complessità umana che porta a produrre vere opere d’arte.
La diversità, legata all’atto creativo e connessa al nuovo, è cosa interessa nel 2018
Appiattitti, oppressi, confusi e quasi malmenati dal contesto in cui viviamo, difficilmente rimaniamo sorpresi. La sorpresa che ha a che fare con il nuovo, il diverso, lo strano è il contemporaneo indicatore del bello. In senso platonico, ovviamente, in quanto è il modo capace di farci sentire in pace con il mondo. O con se stessi, almeno.
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