Loewe e Céline, le migliori campagne moda primavera estate 2018

Migliori campagne moda primavera estate 2018 sono quelle che, ogni volta che le vediamo, non possiamo evitare di pensare mi piace. Tradotto nell’era dei social network, pardon di instagram, sono proprio quelle con più mi piace. Sono anche quelle che dettano le tendenze. Se non proprio per quanto riguarda l’armadio, sicuramente per il potenziale d’ispirazione. Flatlay, scatti di borse, gioielli e scarpe. Il tutto con la giusta dose di minimalismo e coolness.

Migliori campagne moda primavera estate 2018, la frutta di Loewe

È forse, in assoluto, la più instagrammata. La campagna,  realizzata da J.W.Anderson con Steven Meisel e Vittoria Ceretti, riceve costantemente il pieno di like.

Sono tutti primi piani con un makeup quasi tribale e con in bocca un frutto. A rotazione. Tutti frutti molto appariscenti e particolarmente artistici. L’idea alla base è però molto più che scattare una bella foto. Oggi, ciò che colpisce una massa più o meno attenta, è non solo l’immagine. Il messaggio e il contenuto contano. Anche quando non sono esplicitati.

Si tratta, soprattutto, di come si dà valore al prodotto – e per me, il valore di un prodotto deriva dalla sua cultura […] la campagna è una esplorazione edenica del consumo contemporaneo […]

Tutto al momento è propaganda […] Consumiamo ciò che ci viene detto di consumare […] e Vittoria, beh, penso che lei ti consumi davvero, ti senti come se potessi mangiarla – J.W. Anderson.

A volte c’è bisogno di fermarsi a pensare, continua il designer di Loewe. E la sua estetica è fatta per donne in viaggio, che lavorano e non si fermano. Donne che escono dalle mura domestiche e sono libere cittadine del mondo. Dal mondo traggono ispirazione e liberamente se ne vestono come frammenti scomposti.

Gli scatti in piscina Ceéline tra le migliori campagne moda primavera estate 2018

Altro famoso fotografo Juergen Teller per la campagna Céline. Lo spirito è quello del puro minimalismo tipico del brand. La palette del nero e del beige. Una piscina vuota e quella malinconia presagio di infinite possibilità.