2

Tre giorni in Catalogna: dove lo straordinario diventa familiare

Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato. – Edgar Allan Poe
Calda memoria è il punto da cui inizio il racconto del viaggio in Costa Brava. Calda non solo perché esperienza recentemente conclusa, ma  perché caldi, nella memoria, sono i ricordi e le sensazioni di indescrivibile calore umano. Calore percepito dal primo all’ultimo luogo visitato. Passione per la propria terra e il proprio lavoro. Mix di ragione e istinto che ho imparato, poi, essere intrinseco nella cultura catalana. Rauxa i seny, razionalità e divertimento. Capacità di realizzazione e istinto.

Tre giorni in Catalogna: come nasce un viaggio

Non amo leggere prima di partire. Per non confondere la mente e riempirla delle idee degli altri. Quando parto, parto e basta. Ed è quello che ho fatto quando ho volato con Vueling Airlines da Roma a Barcellona.

Tre giorni in Catalogna, vueling airlines

Non era certo la prima volta, ma la prima che trovavo ad accogliermi chi, quei luoghi, li conosce a fondo.
Da subito persone, paesaggi e architetture diventano schegge di un mosaico che riesco a comporre per intero solo alla fine. Alcuni pezzi, infatti, combaciano da subito, mentre altri rimangono separati. Restano in attesa di collocazione, poi,  grazie a uno dei tanti tasselli della memoria.
È esattamente quello che è successo ancora una volta.
Non ho avuto chiaro l’intero valore dell’esperienza, fino a quando non sono rientrata a casa. E, una volta sul divano, ho iniziato a ricordare. Le avventure e i luoghi, da un lato. Le mie favolose compagna di viaggio dall’altro. A Irene, di Catalogna Turismo, e a Tokyobanhbao, illustratrice e blogger di Tokyobanhbao.com, va il mio grazie speciale.
Catalunya experience, Canroda 1867, gastrotrip in catalunya, DO Alella, visit costa brava

La prima fermata dei miei tre giorni in Catalogna è DO Alella

Dall’aereoporto El prat all’agriturismo Celler Can Roda sono trenta minuti di macchina. Più o meno. Via autostrada, veloci e ben segnalati. Così, in poco tempo, ci si ritrova dalla città famosa per la Rambla e le opere di Gaudi, in un luogo sospeso. Sospeso perché sembra rappresentare l’anello di congiunzione tra la campagna toscana e quella che ho capito, poi, essere la ruralità catalana.
Un cancello in ferro classico, un viale alberato e la percezione di trovarti in un luogo familiare. Sedie e tavoli in ferro. Gli ortaggi appena raccolti sul tavolo e la sensazione di esserci già stato. Perché quel luogo e i suoi abitanti, rappresentano l’atmosfera di una domenica passata in famiglia. Come la tavola apparecchiata con cura nell’ampio salone. La tovaglia a quadretti bianchi e blu, nello spazio esterno.
Sotto l’ombra degli alberi, assaggiamo i prodotti di quella terra. Sapori noti come formaggi, accompagnati da marmellata di mela cotogna. Alici, piatto immancabile in quasi ogni pasto. Salame, patate e zuppa di zucca. Sapori noti, ma rielaborati e declinati in accostamenti insoliti. Frizzanti e dolci come il vino iniziale e la patata rossa che completerà la degustazione.
tre giorni in catalogna, cosa fare in costa brava, il mio viaggio in catalogna
tre giorni in catalogna, cosa fare in costa brava, il mio viaggio in catalogna
Catalunya experience, Canroda 1867, gastrotrip in catalunya, DO Alella, visit costa brava
Lost in Girona: la seconda tappa di Tre giorni in Catalogna
Dall’ambiente familiare e ameno di Celler Can Roda, lo spazio temporale che ci separa da Girona, sembra contratto al minimo indispensabile.
Non so quanto tempo passa, ma mi ritrovo a girare per la città medievale. Carica di storia e, per qualcuno, di attualità. Location della fortunata serie Games of thrones è un susseguirsi di vie, punti di vista e edifici storici.
Tra leggende e aneddoti si fa sera. Non saprei dire quante ore, o minuti, sono stata lì. Forse solo il tempo di assaporare il momento esatto in cui la luce delle case inizia a riflettersi nell’acqua. O quello di scattare la sequenza di guglie, campanili e cornicioni che svettano dalle mura.
Catalunya experience, Canroda 1867, gastrotrip in catalunya, Girona, visit costa brava
   Catalunya experience, Canroda 1867, gastrotrip in catalunya, Girona, visit costa brava  Catalunya experience, Canroda 1867, gastrotrip in catalunya, Girona, visit costa brava
Catalunya experience, Canroda 1867, gastrotrip in catalunya, Girona, visit costa brava
Si fa velocemente ora di andare in hotel. Se dovessi usare un solo termine per descrivere l’Hotel Peralada Wine Spa & Golf
è cocooning (avvolgente). La sua architettura minimale, in tinte e materiali neutrali fa immediatamente dimenticare la stanchezza di un lungo giorno, lasciando spazio alla curiosità della cena degustazione.
 Catalunya experience, gastrotrip in catalunya, hotel peralada, visit costa brava
Tre giorni in Catalogna  Catalunya experience, gastrotrip in catalunya, hotel peralada, visit costa brava
Nella sala, perfettamente in tema con il resto degli interni, inizia la cena. L’antipasto diventa tributo all’olio d’oliva. E, il susseguirsi dei piatti, è sofisticato accostamento di materie prime selezionate, preparate con un forte senso estetico.
Catalunya experience, gastrotrip in catalunya, hotel peralada, visit costa brava
Catalunya experience, gastrotrip in catalunya, hotel peralada, visit costa brava

Dal relax in un luogo elegante allo sport. Kayak trip è una tappa obbligata dei tre giorni in Catalogna

Mai come in Catalogna la notte sembra essere solo una piccola pausa. Rigenerante e ristoratrice grazie al silenzio del luogo. Alla colazione impeccabile. E all’aria pungente. Da lì a poco siamo di nuovo in macchina. Direzione Llanca.
In questo piccolo paesino, la presenza della costa e del mare è forte. L’acqua cristallina sembra chiamare soave. Come Ulisse ammaliato dal canto delle sirene, non puoi resistere. Solo scegliere il modo migliore per immergerti.
Noi ci siamo affidate a SK kayak. Con loro abbiamo pagaiato verso l’altra sponda del mare. Il tempo che non passo sulla terraferma ha sempre un valore speciale. Quello di farmi guardare le cose da un altro punto di vista. Con il distacco necessario a riconoscerne la bellezza e l’esclusività. Dopo avere iniziato una vera e proprio liaison amorosa con il mare, torniamo con i piedi per terra.
Tre giorni in Catalogna

Dal mare alla terra ferma di Celler La Vinyeta

L’azienda agricola Celler la Vinyeta non è un posto qualsiasi.  A Mollet de Peralada, tra ulivi centenari, vigne e architetture pensate per minimizzare l’impatto, si produce un vino dalle qualità eccellenti.
Azienda a conduzione totalmente familiare capace di fornire, con ricerca e savoire faire, una qualità di vino unica nel suo genere. E anche nella sua veste grafica. Sotto il portico, degustiamo il tipico pasto della domenica tra amici in Catalogna. Gli affettati genuini, le alici di Cadaques, il formaggio e i pomodori. Il tutto condito dai racconti di chi ha fondato quell’azienda appena ventenne. Come una specie di intuizione che sembra trasformare i sogni di chi sa quello che fa in realtà.
Catalunya experience, gastrotrip in catalunya, cellar la vinyeta, visit costa brava

Dal concreto all’astratto: il castello di Dala-Dalíe la cultura durante tre giorni in Catalogna

Se Vinyeta è una realtà concreta e in evoluzione, quello che è successo dopo ha un che di unico e magico. Surreale. In una parola.
Perché il surrealismo è prima di tutto uno stato mentale.
Ti permette di sperimentare il potere del tuo subconscio, grazie a quello dell’immaginazione.
E per questo che, ancora adesso, mentre scrivo, mi sembra di vedere Gala – moglie amata di Dalì – nel suo castello. Quello che doveva avere le sembianze di una dimora toscana e che è stata plasmata e decorata a sua immagine e somiglianza. Così mi sembra di vederla uscire dalla sala da bagno decorata di ceramiche floreali e rubinetterie in oro. Ascoltare il piano suonato da uno dei suoi amanti. Posare per un dipinto e atraversare, non curante, la cucina al piano terra.

La casa di Gala Dalì a Pubol è un luogo che merita quasi un viaggio a sè. Carico di simbolismi e oggetti unici, è un viaggio nel mondo surrealista di Dalì. Non solo. È una immersione in chi ha sempre dichiarato di non appartenere semplicemente a una corrente letteraria, ma di essere quella corrente letteraria.

“La differenza tra me e i surrealisti è che Io sono Surrealista”.

Con questa storia di amore  al limite della follia che, attraverso il racconto attento della guida, ti permette quasi di sviscerarne, le sfaccettature nascoste, ci incamminiamo verso l’ultima notte in Catalogna.

tre giorni in catalogna, cosa fare in costa brava, il mio viaggio in catalogna

tre giorni in catalogna, cosa fare in costa brava, il mio viaggio in catalogna

Catalunya experience, gastrotrip in catalunya, Gala-Dalí Castle of Púbol 
 , visit costa brava

Ultima notte dei tre giorni in Catalogna: hotel Aigua Blava

La mia sistemazione presso l’Hotel Aigua Blava, non è lasciata al caso. Uno spazio unico dove il mare diventa parete principale della mia suite. Si vede dal letto, dal bagno, attraverso una apertura nello specchio, e si sente dal terrazzo. Proprio dove sorge il sole, affacciato sulle baie di Fornells e Aiguablava, hai prova di come nasce un giorno.

Catalunya experience, gastrotrip in catalunya, hotel Aigua Blava 
 , visit costa brava

Catalunya experience, gastrotrip in catalunya, hotel Aigua Blava 
 , visit costa brava

Catalunya experience, gastrotrip in catalunya, hotel Aigua Blava 
 , visit costa brava

Non è certo facile lasciare la suite a me assegnata, ma la terrazza al piano terra ha un tavolo con vista apparecchiato per tre. Qui il calore di cui parlavo all’inizio è all’apoteosi. Sembrano tutti lì apposta per noi. Tra un ottimo vino spumante per iniziare. Un aperitivo di crocchette e crostini. Sapori amalgamati per creare qualcosa di sorprendente. La nostra cena dura ore. Perché,qui, sembra di conoscersi da sempre.

Non so se è merito del vino, dell’atmosfera o dell’ottimo cibo. So solo che alle 7.30 ci ritroviamo tutti sul terrazzo ad ammirare l’alba.

Tre giorni in Catalogna

Centro Modernista di Sant Pau ultima tappa dei tre giorni in Catalogna

Con quella sera il viaggio è quasi finito. Solo l’eccezionalità della architettura modernista del Center of Sant Pau, al centro di Barcellona, rende meno amaro il distacco. Come un lento risveglio tra le volte colorate e gli spazi pubblici resi grafici dalle pavimentazioni alternate al verde.

Questa ultima immersione nella storia ci accompagna al pranzo. Un workshop di cucina che ha svelato solo qualche trucco di un universo così ricco e variegato.

Catalunya experience, gastrotrip in catalunya, Modernist Center of Sant Pau 
 , visit costa brava

Catalunya experience, gastrotrip in catalunya, Modernist Center of Sant Pau 
 , visit costa brava

Potete vedere il video del nostro viaggio su questa pagina, cliccando su “scoprire”.

# Catalunya Lovers

Catalunya Lovers