Dior è Haute Couture autunno inverno 2017. Maria Grazia Chiuri, ti ammiro

Dior è haute couture autunno inverno 2017 \ 2018.

È nel senso di essere. Come identità e appartenenza a una categoria, dimostrando, in una sola collezione, il significato completo di haute couture. Il percorso iniziato da Maria Grazia Chiuri un anno fa è arrivato oggi a definire un tributo. Non solo al fondatore storico della maison, ma anche alla idea di couture stessa.

Così, la prima donna a capo del marchio dimostra, ancora una volta, di avere molto da dire. E di essere capace di raccontarlo in modo  approfondito e dettagliato. Come una mappa che continua a definirsi. Aggiungendo nuovi tasselli a quello della prima sfilata avvenuta il 18 luglio scorso. Quello show, ispirato al mondo sportivo e della scherma, fu una specie di tabula rasa, che segnò l’inizio di una nuova storia.

Da allora ci sono state quattro collezioni donna, dove la sensibilità, affinata dagli anni passati da Valentino, e la totale immersione negli archivi storici hanno portato ai capi che abbiamo visto sfilare. Impeccabili nella loro versatilità,  perfettamente a loro agio in un universo cosmico, dove il mondo animale, naturale e astrale è stato allestito nel cortile del giardino dell’Hotel des Invalides.

Dalle critiche ai risultati, il direttore creativo di Dior impara

In questa collezione, Maria Grazia Chiuri sembra aver fatto sue alcune critiche, come quella che Cathy Horyn – questo non è Dior – aveva scritto sul New York Times. Le ha accettate e rielaborate in questi capi che celebrano l’heritage della maison.
Qui ci sono tutti gli insegnamenti del fondatore: i capi storici, rivisitati in modo contemporaneo e attuale,  l’eleganza francese raffinata ed esclusiva, capace di trasformare la donna che li indossa, l’uso del grigio.

The most convenient, useful and elegant neutral colour. Lovely in flannel, lovely in tweed, lovely in wool.

Dior è haute couture autunno inverno 2017 come elogio della femminilità

Non solo abiti.

Maria Grazia Chiuri sembra riconoscere e dare voce al valore sociale del suo ruolo e della moda. Sa come parlare alle donne. Perché è lei stessa una donna. E perché, come quasi tutte le donne, si interroga, studia e metabolizza. Trova risposte alla irrequietezza dell’esistenza contemporanea proprio negli archivi storici, dove passa gran parte del tempo. È qui che ha scoperto che Dior non solo amava molto l’universo femminile, ma lo conosceva bene.

Proprio come lei.

Femministe e non. Romantiche e rock. Classiche o moderne.

Una collezione completa deve rivolgersi a tutti i tipi di donne, di tutti i paesi

Dior è haute couture autunno inverno 2017 a tutto tondo

L’haute couture è quasi una filosofia olistica. Non sono abiti da red carpet, ma modo di vivere dal giorno alla sera che, in passato, apparteneva alle donne che amavano vestire bene.
Chi sceglie la couture di Dior sceglie il maschile e il femminile insieme. I cappotti lunghi con tessuti da uomo, stretti in vita da una sottile cintura di coccodrillo. La fluidità delle forme, come quella degli abiti a doppia piega in mussola dall’effetto tridimensionale. L’eleganza che non si declina solo in particolari ore del giorno.

Questa nuova visione del mondo Dior è molto più emotiva e  sensoriale.

Moda come visione, moda come sogno, moda come capacità di costruire un universo e di permettere a chiunque ne prenda parte di assaporare la dolcezza dell’essere.