Chiara Boni NY2016, stile metropolitano nella metropoli

Il passaggio dal set di una metropoli cosmopolita e entusiasmante come New York, alla scenografia della sfilata di Chiara Boni NY2016 – La petite Robe è breve e ci sono molte assonanze. Tra una folla di Italiani venuti non si sa se apposta per la sfilata – qualcuno ci accusa ancora di non essere abbastanza nazionalisti?!? – o impegnati addetti ai lavori, si scivola in una delle sale dello Skylight at Moynihan Station e si capisce subito quale sarà il tono della collezione. Moderna, contemporanea, un po’ bladerunner e un po’ 007, ma quello che poteva essere solo una intuizione, confermata poi, era la visione incredibilmente femminile e tremendamente sofisticata dell’autunno \ inverno di Chara Boni.

Chiara Boni NY2016 presenta una donna che sa chi vuole essere

Per nulla male e direi quasi originale l’idea di rimanere fedeli a un immagine di donna che è donna. Donna punto. Non vuole stupire con effetti speciali, non vuole essere nulla di diverso da quello che è. Incredibilmente femminile, seducente e molto raffinata. Si presenta con eleganti completi tailleur, con abiti avvitati e guanti lunghi, giacche peplum, completi in pelle e decollete che non sono destinati a stancare al prossimo cambiamento delle tendenze, ma anzi sono destinati a rinvigorirsi, come dovrebbe fare quell’idea di donna che non gioca a essere una bambina e neanche una cattiva ragazza. Ma che ama lasciarsi ammirare per una intrinseca eleganza e disarmante modernità.

Classica modernità che porta le stampe anche sulle scarpe e le borse, in un total look che rimanda agli esercizi di stile di Dries Van Noten durante la PFW.

Colori forti, tinte primarie e carica esplosiva per Chiara Boni NY2016

Rosso, nero, burgundy e nessun accenno ai pattern floreali, solo una stampa in tinte noir che ricorda una galaxy print piuttosto che evocare un paesaggio naturale. Anche il makeup è in rosso e nero, dall’ispirazione orientale e lo sguardo profondo delle modelle che guardano fisso in un punto, quasi a bucare con grinta gli obbiettivi dei fotografi.

E’ come se la stilista si fosse messa a nudo in questa collezione che ci mostra con sicurezza, la sicurezza dei suoi abiti e delle sue modelle che fanno da contralatare alla sua uscita finale.

Timida e umile, di chi preferisce che sia il suo lavoro a parlare.