UncommonGoods, cose non comuni

UncommonGoods, Cose non comuni sono gioielli, oggetti e pezzi unici fatti a mano per chi non vuole essere come gli altri. Cercavo qualcosa di insolito per l’Estate 2015 appena iniziata e ho trovato UncommonGoods. E’ un sito che sa di cose buone, di quelle che piacciono non solo a me. Il loro slogan potrebbe essere l’ acclamato “so critical, so fashion” perché fanno oggetti belli e sostenibili. Belli, perché pezzi unici, fatti a mano da artisti sparsi per il mondo; sostenibili, perché spesso usano materiali riciclati che perdono completamente il loro primo significato. La loro missione è chiara e molto alla moda. Mai come in Estate adoro decorare i miei polsi e le mie dita di oggetti non preziosi ma originali e con una personalità. Colleziono bracciali e piccoli gioielli, come ricordi di momenti, eventi e belle sensazioni. Non c’è momento migliore che questo per aggiungere alla mia collezione qualcosa di non comune, da indossare senza pensare. Che sia una collana mosaico, fatta di pixel colorati, nascosta come un camouflage su un abito Missoni o composta da tasselli in bianco e nero per un outfit chic e per nulla banale. Nella versione di Uncommongoods ci sono entrambi e si possono indossare a filo singolo, doppio o triplo.

Costantemente affascinata dalle little stars, non solo quelle del cielo o quelle dello spettacolo, trovo i gioielli contenenti versioni più o meno naive delle stelle, totalmente inusuali e perfetti per un aperitivo al tramonto, con un abito in pizzo bianco o nero. In questi due esempi le collane sono interamente fatte a mano e le trovate  in questa selezione.

Per non parlare dello stile Coachella, braccialetti colorati in stoffa con piccoli ciondoli argentati. A ogni braccialetto la sua storia, a ogni colore una emozione e una sfumatura. E dei ciondoli che dentro hanno un messaggio, perché a volte è meglio farci ricordare dove vogliamo andare.

E quando immaginiamo un regalo per un’amica? Inutile forse cercare qualcosa che riesca a stupire per forza, magari basterebbe un oggetto comune pensato in modo non comune. Allora penso a qualcosa che ho comprato recentemente, ma che avrei volentieri ricevuto in regalo come una borsa in stampa tropicale da portare ai mercati bio locali, un porta tappetino per lo yoga, una borsa da bicicletta che io senza non vado più da nessuna parte, e un paio di alci da parete in carta o in legno come si sono viste al fuori salone 2015 o come ho trovato su questo questo sito. Insomma a volte per stupire basta semplicemente non essere banali e circondarsi di UncommonGoods.