Quando ho iniziato a seguire il blog di Garance Doré un paio di anni fa l’ho fatto per le sue illustrazioni. Pochi tratti che esprimevano un mondo di stile dove figurini in bianco e nero indossano accessori e dettagli colorati. E non è un caso se le avevo già dedicato un articolo poco più di un anno fa.
Quando ho scoperto qualche giorno fa che è diventata una delle testimonial di niente meno che #Zara, il super brand spagnolo che non ha cataloghi n’è pubblicità sulle riviste perché punta a collocare i suoi negozi nei punti strategici delle città, è stata una sorpresa.
Parigina di origine e Newyorchese di adozione Garance esprime la perfetta sintesi tra i due stili. Sofisticata e ricercata nel suo essere sempre casual e confortevole, in quel mood che sembra a tratti lasciato al caso – tipico dell’indole bohémienne dei francesi; minimale e all’avanguardia nella ricerca dei materiali, nel taglio dei capelli e nell’atteggiamento sicuro e ironico, ma riservato – tratti comuni agli abitanti della Grande Mela.
Io l’ho incontrata varie volte durante la Settimana della Moda di Parigi e mi ha colpito molto la sua presenza fisica. Alta, non esile come la maggiorparte delle figure nel mondo della moda e molto sorridente.
Gli scatti realizzati per Zara mi sembrano puntare a tirare fuori tutta la sua personalità. Una donna dinamica, creativa, sicura di sé capace di indossare un’ avvolgente e sensuale gonna midi in pelle verde oliva per andare a lavoro fino a un paio di stringate e a un bomber in pelle dall’aspetto vintage per la sera con la stessa sicurezza.
In questa campagna insieme a una combinazione di outfit adatti a uno stile quotidiano emerge un’attitudine e un invito a costruirsi una immagine personale fatta di elementi basic da combinare in modo creativo e da completare, se possibile sempre, con un sorriso e una atteggiamento vincente e sicuro.
E come al solito, non ci resta che fare un giro da Zara e di sei capi in sei capi arrivare a provare quasi l’intero negozio.
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