Critica di moda e l’arte del recensire. Al critico di moda è richiesto molto più che una semplice descrizione dei fatti. Non si tratta neanche di commentare. Piuttosto di analizzare. Trovare la chiave di lettura, il trend di stagione, il momento di innovazione e il significato dell’intero processo creativo. Non solo. Trasformare in parole tessuti, forme, colori, sensazioni e atmosfere.
La critica di moda ha a che fare con l’estetica. E l’Estetica ha a che fare con l’idea del bello.
“IL BELLO E’ L’IDEA” – “LA BELLEZZA E’ DAPPRIMA RICERCA” – Hegel.
Quando in una collezione non è evidente l’idea, il nuovo, l’avanzamento, allora non si è raggiunto alcun traguardo stilistico.
Critica di moda: come farla
Non si può giudicare una collezione o una sfilata in modo esclusivamente soggettivo. E’ fondamentale contestualizzarla.
Non è un caso che Tim Blanks – considerato uno dei giornalisti di moda più influenti al mondo sia amato proprio per il suo stile. Sintetico e pregnante. Interessato all’intero iter creativo: narrazione, intreccio e idiosincrasie. E’ in grado di raccontare in poche righe l’intero concept.
Il critico di moda mette molto del suo in una recensione: un punto di vista estremamente personale. Non si lascia però quasi mai andare a commenti apertamente negativi e a critiche che risultino come attacchi ad personam. A meno di accettarne le conseguenze. Talvolta anche a discapito del suo lavoro.
Critica di moda: la penna troppo pungente di Cathy Horyn
Ci sono penne più temute di altre. Sono quelle dei giornalisti influenti. Quelli il cui stile secco e deciso è capace di etichettare una sfilata come un qualsiasi prodotto di supermercato. O di siglarne il successo definitivo. Editor di testate importanti come Cathy Horyn del New York Times, Alex Fury dell’Indipendent, Suzy Menkes – prima scrittrice per Herald Tribute e ora per Condé Nast – lo stesso Tim Blanks di style.com.
Spesso questi giornalisti sono oggetto di polemiche e talvolta le ripercussioni sono anche maggiori. E’ il caso di Cathy Horyn e dei suoi popolari scambi epistolari. I più famosi sono quelli con Oscar de la Renta e Hedi Slimane.
Nel 2012 Miss Horyn paragona Mr de la Renta a un hotdog.
” Il signor de la Renta è molto più simile a un hot dog che una eminenza grigia della moda americana“ – recensione.
A poco le è servito giustificarsi dicendo che si riferiva a un modo di dire tipico dei surfisti negli anni ’60 e che voleva semplicemente rilevare che la collezione era troppo carica.
Sempre nel 2012 fu bandita dalla sfilata di debutto di Hedi Slimane da Saint Laurent. La causa? Un commento risalente al 2006 quando aveva scritto che è stato solo grazie al lavoro di ricerca di Raf Simons che Slimane ha potuto creare, “in scia”, la silhouette lunga e smilza che l’ha reso famoso.
Bannata anche da Giorgio Armani nel 2008:
“Non c’è nulla di lurido o di cattivo gusto negli abiti di Mr Armani, ma neanche niente di particolarmente sottile o sorprendente.”
Armani ha risposto dicendo che accetta le critiche, ma certamente non le idiozie.
Anche Tim Blanks ha pagato il peso della sua critica di moda
E’ la filata di Jean Paul Gaultier haute couture A/I 2013-14 a portare il celebre giornalista neo zelandese sotto l’occhio del ciclone.
Tim Blanks scrive di Gaultier su style.com: “una volta era considerato l’erede al trono della moda francese, ma erano altre epoche e quel periodo è definitivamente passato.”
E Jean Paul Gaultier prontamente risponde al giornalista dicendo: “C’era una volta in cui amavi i miei show, ma quel periodo è definitivamente passato e io lo rispetto. Ma il Tim che conoscevo io non avrebbe mai fatto un attacco personale, più che professionale.
Lo stilista ha aggiunto anche: “In futuro invece di annoiarti ai miei spettacoli, potresti usare il suo tempo per fare qualcosa di diverso, per esempio, migliorare le tue storie moda. Se sei nostalgico del tempo in cui ero considerato l’unico vero erede del trono della moda francese, potresti acquistare un biglietto per la mia mostra che si tiene ora a Stoccolma e presto sarà a Brooklyn e a Londra. Buona visita.”
Comments
12 Responses to “Critica di moda: non tutto è concesso”
I critici di moda sempre polemici e demolitori per partito preso, ma poi mi chiedo amano la moda? …ma ho i miei dubbi! Baci Elisabetta
Ahahahahah accidenti che acidità nell’aria, sembrano davvero poco professionali.
baci
http://www.theladycracy.it
mi piacerebbe fare questo mestiere…pèrossima vita mi darò da fare!
il tuo articolo è perfetto, adoro come scrivi…per non parlare del tuo gusto!…
baci baci dear, Gina
new post
http://f-lover-fashion-blog.blogspot.it
troppo acidità per i miei gusti…
la critica va bene fino a quando è costruttiva…
Io non amo le critiche troppo violente e le prese di posizione troppo assolute, sicuramente non da chi fa il critico e dovrebbe argomentare più che basarsi sulle simpatie o antipatie o su giudizi puramente soggettivi…spesso mi accade anche su facebook – non voglio andare fuori tema, perdonami – ma alcune persone in timeline esprimono la loro verità in modo talmente spocchioso che mi viene una voglia matta di commentare in modo altrettanto acido, poi mi fermo e lascio perdere perché sono fatta diversamente e sono per il confronto costruttivo, non distruttivo ! Bellissimo post Marinella, io per esempio i tuoi articoli li leggo sempre volentieri e anche quando critichi qualcosa lo fai sempre con la consueta classe e con tatto. Baci
Fashion and Cookies – fashion & beauty blog
Dicono che le critiche siano sempre costruttive, ma quando sono al vetriolo aiuto!
xo Paola
Expressyourself
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Ciao piacere di conoscerti!
Non immagino neanche lontanamente come sia difficile fare il mestiere del critico.. O perlomeno a questi livelli dove una parola vale non pochi soldi. Interessante conoscere tutte gaffe e attacchi e soprattutto pensare a come qualcuno ha tentato vanamente di rimediare arrampicandosi sugli specchi 😂
Se ti va passa a trovarmi nel mio blog xd A presto
Ci vorrebbe sempre tanto equilibrio, tanta misura e soprattutto tanto buon senso!
Tutto aiuta a crescere comunque, e a non ripetere gli errori!
Che acidità…
Ti auguro una bellissima giornata!
Baci
Nuovo post: http://www.milanotime.net/birthday-girl/
Che post interessante!!!Credo che la critica presupponga in primis una grande conoscenza della materia e poi molta capacità analitica….Comunque in generale penso che la moda essendo una forma d’arte non sempre possa essere criticata e compresa ed è altamente soggettiva….Io amo l’eccesso, i colori forti, i contrasti….mentre ho amiche con una concezione di moda totalmente diversa….si tratta di diversi punti di vista e gusti^^
Sophia
http://www.sophiasfashiondiary.com
Quello del,a contestualizzazione é sicuramente un punto che molti critici oggi tendono a non ore dere in considerazione.
Per quanto riguarda le critiche..beh, sono contraria a quelle troppo violente o estreme perche spesso mancano total ente di obiettivita.
Un bacio Mari.
http://www.angelswearheels.com