“E’ vero che in Francia, le donne mettono meno cose. Se indossano una collana, non indossano gli orecchini; se hanno lo smalto, non mettono tutti i loro anelli e bracciali” – Ines de La Fressange.
E in effetti io sono esattamente così. Non mi piace indossare troppe cose. Troppi accessori. Troppi colori. Troppo makeup.
A una cosa difficilmente riesco a resistere, però; all’allure sofisticata e affascinante che lo smalto sulle unghie sa dare.
Ho provato tantissimi colori e marche. Senza leggere recensioni, senza guardare tutorial e senza ascoltare quello che dicono le tendenze.
Mi sono fatta un’idea chiara e definita che, se fossi una persona seria, mi porterebbe a buttare metà degli smalti che ho per tenere solo i basici.
1. Bianco latte di chanel – coprente e adatto a quasi ogni outfit.
2. Chanel nero intenso – quando non vuoi dare troppo nell’occhio e pensi che il “back to black” funzioni sempre.
3. Colore nudo – c’è e si vede, ma diventa un tutt’uno con le dita, allungandole e assottigliandole.
Tutti questi smalti sono “Chanel, what else?” e ho sempre pensato che fosse La Scelta – pur avendo provato gli accattivanti e super economici kiko, essenze, opi ecc ecc.
Questa la storia fino a quando, pochi giorni fa, stavo cercando il rosso perfetto nello stand chanel, da Sephora. Troppo brillante, troppo scuro, troppo lady like.
E mi sono, inconsciamente(?), rivolta verso Dior.
Lì, il rosso perfetto c’era. E non solo. Si chiama Pandore #754. La finitura é effetto gel. Il pennello ampio e rotondo. E il mio vecchio amore è immediatamente svanito.
E così alla lista si sono aggiunti due nuovi fondamentali:
– Il rosso perfetto #754 Pandore
– E il rosso corallo #554 Aventure
Mi sono documentata arrivata a casa per scoprire che questo di Dior è uno smalto di nuova generazione.
Sinceramente mi importa poco di quello che si dice. Ma penso che dopo aver provato la facilità di stesura di questo smalto e la lunga durata non tornerò mai indietro.
La buona notizia è che esiste anche il top coat per trasformare tutti gli smalti.
Ci tengo a precisare che – ahimè – Dior non mi ha pagato per scrivere questo articolo.
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1 Responses to “Il Dior effetto gel affaire”
Adoro DIOR
Alice Cerea,
BABYWHATSUP.COM
Il mio Regalo di San Valentino per voi.