Lo Smoking – sulla femminilità

” Per una donna lo Smoking è un capo indispensabile con il quale si ritrova continuamente nella moda, perché ha a che fare con lo stile, non con la moda. Le mode vanno e vengono, ma lo stile è per sempre.” Yves Saint Laurent

Non c’è niente di così maschile che sappia essere così femminile. Niente di più sofisticato, versatile e adatto a quasi ogni situazione come ‘Le Smoking‘ – termine francese abbreviato per cravatta nera. Il vestito per eccellenza composto da un tuxedo di velluto o lana che rappresenta la re interpretazione della ‘black tie’ (abito elegante da sera per uomo).

Era il 1966 quando Yves Saint Laurent lo ha mostrato per la prima volta, in versione femminile, nella sua collezione Autunno \ Inverno “Pop Art”.
Da quel momento nulla è stato più come prima e l’Universo della moda femminile, già precedentemente stravolto da Miss Coco, faceva un altro passo avanti verso un’idea di donna emancipata, libera, ma incredibilmente sensuale.
E se parliamo di sensualità non possiamo dimenticare lo scatto di Helmut Newton su Vogue Francia del 1975. Lo smoking viene qui ritratto in tutta la sua pura eleganza nella nebbiosa strada parigina Rue Aubriot.

“Una controversa affermazione di femminilità – una sensualità che non si affida a strati leziosi di volants o a pelle esposta, ma che si intravede sotto i sagomati contorni di una giacca e un pantalone dal taglio perfetto!”

Una donna che indossa un vestito da uomo è una donna che non ha paura di dimostrare la sua forte personalità e la sua consapevolezza di stile.
E non è detto che non possa essere bianco come quello indossato da Bianca de Marcias quando sposò Mick Jagegr a St Tropez nel ’71 o indossato abbottonato con un reggiseno di pizzo e una scollatura a V profonda.

Il francese ‘Je ne sai quoi’ non può trovare nessuna risposta migliore che nello stile seducente e intrigante di questo abito declinato in moltissimi modi.

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