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Tre capi top bottega veneta che avete visto e rivisto

Tre capi top Bottega Veneta, ma in realtà sono molti di più. Da quanto Daniel Lee ha preso il comando del marchio italiano, è una continua ascesa. Ascesa nell’Olimpo dei desiderata. I desiderata, quegli oggetti che tutti vorrebbero, trasversali a quasi tutti gli stili. Questa volta, però non sono oggetti che puntano a una tendenza destinata a durare giusto il tempo di un editoriale consumato come un trend di instagram. Sono iconici simboli delle amanti della moda. Una moda sublimata dalla sofisticazione che si coniuga in tinte neutri e pellami morbidissimi al tatto.

Tre capi top bottega veneta, non c’è bisogno del logo

Un tempo era la clutch, l’accessorio iconoco di Bottega Veneta. Rigida, ma in quella pelle intrecciata morbida e accattivante che ha sempre reso il marchio riconoscibile. Oggi è la pouch. Una specie di clutch, ma più grande, extra morbida, da portare sotto braccio e da mostrare aperta con tutto il suo contenuto pronto ad essere fotografato.

L’eleganza di Bottega Veneta è sofisticato equilibrio.

Un silenzio in tutto quel rumore. Una specie di immobilismo. Per me, la vita è davvero vivere il momento. […] Design è anche vivere il momento.

Daniel Lee

Tre capi top bottega veneta

Oltre la pouch, ci sono le scarpe tra i tre capi top bottega veneta

All’inizio erano le borse. Adesso non solo. Ci sono anche le scarpe. Insolite combinazioni di materiali e forme che fanno eco a un linguaggio che parla di minimalismo, ma anche di un contemporaneo gusto retrò. Ogni pezzo parla di un guardaroba ordinario, dove l’eccezionalità sta nell’equilibrio e nella qualità.

D’altronde la moda, oggi, ha più bisogno di abiti veri che di tendenze. Le versioni più amate e fotografate hanno la punta allargata e arrotondata. Per chi si intende di architettura e autocad, è come se fossero state disegnate con un fillet che ne ha definito il design.