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Cosa comprare nel 2019? Cultura, l’unica in grado di generare sogni

Cosa comprare nel 2019, quando ci sembra di non avere mai abbastanza, ma al contrario abbiamo tutto. Anche quello che non avremmo mai pensato di volere. Quando anche gli oggetti più iconici hanno perso la loro esclusività, vittime e carnefici di un sistema che logora tutto, innanzitutto gli ideali.

Il sistema ci opprime, ci rende infelici costringendoci a un’estenuante e chimerica ricerca della felicità. Nelle cose.

Non importa di cosa stiamo parlando. Borse, macchine, oggetti di design, abiti, viaggi e successo. Nulla ha più un valore reale. Tutto è inflazionato. È in vendita. Solo in apparenza.

Cosa comprare nel 2019 quando abbiamo ormai esaurito i desideri

Come ci sembra naif pensare che negli negli anni ’80 a qualcuno bastava sognare un computer. Negli anni ’90 la Porsche era il massimo del lusso, quasi come un aperitivo a base di Negroni o Martini, nella Milano da bere. E che dire dello scandaloso accavallamente di gambe di Sharon Stone in Basic Instinct? Era il lontano 1992, ma risuona ancora oggi.

Ancora più vintage e retro è pensare ai tempi in cui si utilizzavano i walkmen – molto prima che tutto diventasse i music, i pod, i apple.

Così, se un tempo possedere un oggetto iconico rappresentava un obiettivo, oggi è tutto fagocitato in una attività bulimica di acquisto e spreco. Questo è il modello nella quale la società ci ha inserito, ci plasma e ci forgia. Giorno dopo giorno, senza sosta.


E allora cosa compriamo nel 2019 per tornare a sognare

Forse dovremmo smettere di comprare, ma questo non ce lo dirà mai nessuno.

Cosa è in grado di farci ancora sognare? Sicuramente non l’acquisto dell’ennessima borsa. Tutto il contrario. Gli acquisti compulsivi non fanno altro che esasperare un problema. Il tentativo di placare insoddisfazioni emotive in sprechi dettati dall’emotività, non fanno altro che alimentarle. Proprio come il culto del successo decodificato attraverso le cose e l’apparire che cambia e distorce continuamente e completamente i punti di vista.

Allora cosa faccio???

Scelgo la felicità attraverso la vita, non attraverso le cose

Cambio atteggiamento. Mi concentro sull’imparare. Volendo posso ancora comprare, ma magari compro altro. Compro cultura, per esempio, che non significa per forza libri. Mostre, concerti, tempo – o meglio modi migliori per utilizzare il tempo.

Bisogna tornare indietro. Scegliere il minimalismo che alla fine è sempre anche il famoso Less is more, sempre di moda. O l’essenza di molto di quello che la storia ci tramanda.

La purezza dell’ordine dorico, il rigore del Movimento Moderno, la modestia della scuola Giapponese a Parigi negli anni ’80, i tagli di Armani, i disegni a pennello di Henri Matisse, la nostra storia è sempre stata illuminata da movimenti fatti di linee semplici, ma significative, composte, ma gloriose.

Elisa Bellino – the Ladycracy
cosa compriamo nel 2019 , società contemporanea