Essere contemporanei significa non annoiare. L’ho detto senza troppi giri di parole perché talvolta è meglio essere diretti.
Per non annoiare, per essere contemporanei. Appunto.
Come sono arrivata a questa conclusione è molto semplice. Osservando quello che accade, principalmente. Mi è capitato più volte di discutere con qualcuno che considera inutile prendere i social network come indicatore del sentire comune. Se in parte posso capire l’insofferenza per le opinioni espresse in modo impulsivo e quasi sempre banale su Facebook, dall’altro trovo questo mezzo il perfetto calderone per chi vuole avere una panoramica rapida e veloce degli argomenti che affliggono la società e dei più banali comportamenti sociali.
Essere contemporanei. Perché parlare di noia e non di sogni
Perché in realtà le due cose sono collegate tra loro. Qualcuno potrebbe dire che una delle caratteristiche dell’uomo contemporaneo sia quella di avere dei sogni e di crederci fino in fondo. Al di là di stereotipi e cliché. Non solo. Qualcun altro precisa che non si deve solo credere nei sogni, ma anche avere il potere e la forza di costruirli. Giustissimo. Nel 2016 quasi 2017 si può fare tanto. Quasi tutto. Ma leggerlo e sentirlo dire continuamente non lo trovate tremendamente noioso? Quasi mi fa sembrare questo concetto, così importante e aulico, démodé.
La noia rende démodé.
A meno di non trovare un altro punto di vista. Tipo quello di Karl Lagerfeld.
I: Credi nei sogni? Karl: Certamente e anche negli incubi che sono sempre dei sogni. I: Qual è il tuo più grande incubo? Karl: Fare cose che sembrino datate. Che assomiglino a quello che ho fatto in passato.
Ecco nuovamente la paura di annoiare e di annoiarsi.
Essere distaccati è la chiave per essere contemporanei
Non bisogna essere troppo allineati. Nelle opinioni, nello stile, negli atteggiamenti. Il rischio di fare ciò che fanno tutti è alto. Annoiare e annoiarsi è la conseguenza più immediata.
È davvero contemporaneo chi non coincide perfettamente col suo tempo né si adegua alle sue pretese ed è perciò, in questo senso, inattuale; ma, proprio attraverso questo scarto e questo anacronismo, egli è capace più degli altri di percepire e afferrare il suo tempo – Giorgio Agambem
Ma questo lo affermava Nietzsche. Chi non ha paura di omologarsi, risultando datato, non è contemporaneo. Certo questa continua ricerca del diverso comporta dei rischi. Come quello di non essere capiti subito. Ma daltronde anche Van Gogh è morto incompreso e ora apprezziamo la sua arte come esempio di contemporaneità e innovazione. Ecco su cosa riflettere.
Antidoto non contemporaneo per essere contemporanei
- Guarda con distacco, prima di tutto te stesso. Osserva dal di fuori i tuoi comportamenti, come se fossero quelli del peggior nemico e giudicati per quello che vedi.
- Percepisci e razionalizza la paura di non essere all’altezza. Di non essere capito o accettato. Comprendi che è da lì che nasce l’omologazione.
- Chiediti se ciò che fai ti stupisce. Rischiamo spesso di non essere oggettivi con noi stessi e di perdonarci ciò che non perdoniamo agli altri. Di avere paura di fare o essere la differenza.
- Rifiutati. Di pensare come gli altri. Smetti di far decidere all’opinione comune cosa è giusto o sbagliato. Non guardare la luna se non ne hai voglia. Non sarai n’è peggiore n’è migliore se resti sul divano o se fai lo scatto del secolo. Chiediti se credi davvero che Trump sia stato eletto perché Hilary è una donna. O che Zara sia il male e Mr Ortega invaderà il mondo con un esercito di topi (con il suo marchio lo ha già fatto).
- Ricorda. Molti di quelli che ti fanno i complimenti non sono sinceri.
- Diffida. Della polemica. Non esiste chi ha capito sempre tutto. La giusta chiave di lettura documentandosi su google. Chi possiede un coro belante pronto a sostenere qualsiasi opinione.
- Sii fiero. Di te. Anche quando pensi contro corrente. Tanto non si può arrivare a tutti e soprattutto la voce unanime non è mai stata quella più forte.
- Resta educato. Sempre. La maleducazione è l’unico difetto realmente imperdonabile.
“Lignes de fuite”
Cambia o almeno provaci. A fare qualcosa di diverso. A costruire una nuova prospettiva. Anche se alla fine capiterà che resti intrinsecamente tu.
Questo non è un editoriale.
Queste foto nascono dalla voglia di mettere insieme un abito e un interno in modo freddo e distaccato. Dall’alto. Senza intento di mimesi. Il risultato è una specie di repêchage [non so neanche se contemporaneo] perché nulla si inventa fino in fondo.
ph. Elisa Rinaldi
Comments
19 Responses to “Essere contemporanei può essere impopolare, ma non ci si annoia”
Tu sei assolutamente contemporanea cherie!!!
Bellissimo quel due pezzi!
Kisses, Paola.
Expressyourself
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E tu sarai sempre un barlume di creatività pura in questo Mondo di persone e menti datate.
Baci
pensiamo oltre sempre
http://www.theladycracy.it
Ah blu e rosso? Favoloso
great post dear 🙂
kisses
http://itsmetijana.blogspot.rs/
Vero chiedersi…Piacero’ agli altri e’già un principio di omologazione .. sto riflettendo. ..
Lalu
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adoro il tuo modo di comunicare, sia con le parole che con le immagini,
baci Gina
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meraviglioso questo shooting etu come sempre al TOP
buon giovedì, un bacione
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These are some fun angles! Red and navy are so good together.
xx Jenelle
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La sensazione che tu trasmetti è quella di essere contemporanea in modo autentico. Se non si è contemporanei in modo autentico meglio essere démodé in modo autentico. Perché voler essere contemporanei a tutti i costi ci trasforma in maschere. E ci può rendere apparentemente cool ma infelici. Post super e foto altrettanto.
è vero! nulla si inventa fino in fondo, neanche le menti superiori come quelle alla Lagerfeld, credo che tutto stia nell’interpretazione di qualcosa che già è stato visto o sentito…e lì forse nasce il “nuovo”. Ma il giudizio è comunque sempre del prossimo, in prima persona non potrai mai avere la certezza di essere contemporaneo o meno, puoi solo sapere di aver fatto quello che volevi come volevi e il fatto che possa o meno essere contemporaneo neanche ti interesserà più a quel punto…e forse è lì che si nasconde la contemporaneità! ma la mia è solo una profonda opinione da pura ignorante.
“Semplicisticamente” parlando: mi piacciono molto le foto, il completo che indosso e la tua interpretazione.
Secondo me per esser contemporanei basterebbe cercare di esser se stessi e di rispettare gli altri, che tante volte a sforzarsi troppo di essere qualcosa che non ci corrisponde al 100% si fa peggio…
Bellissime foto e interessantissimo post!
Baci!
S
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Eh eh Che belli i tuoi antidoti!
Alessia
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Kiss
adoro le tue foto e il tuo modo di scrivere!!
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Che dire…..un bellissimo post, hai un fantastico modo di comunicare con le persone. Kiss
Nuovo post “La nuova collezione eyewear di Trudi” ora sul mio blog http://www.littlefairyfashion.com
Bellissime queste foto!!! Scatti molto belli!
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che bella che sei in blu,
buon weekend, un bacione Gina
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ciao… davvero bello!
Perfetto il tuo antidoto Mari, soprattutto gli ultimi 2 punti 😉
Le foto sempre bellissime!
Un bacio
TruccatiConEva
Splendido l’articolo e proprio belle le foto. Sei sempre originale e contemporanea!
bacioni
Cinzia
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Adoro queste foto! Molto belli gli stivaletti
Un bacione,
Mary
Fashion secrets of a pretty girl
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