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Giochi Olimpici Rio 2016: gossip sotto l’ombrellone

gossip da rio 2016

Giochi Olimpici Rio 2016: quante cose sono cambiate da Atene 1896, anno della prima Olimpiade. Eppure il clamore dietro la più grande manifestazione sportiva rimane e forse cresce pure. Cresce perché ognuno la vive a modo suo. Ci sono gli sportivi più incalliti, ma anche chi si appassione alle storie. Chi ha la disciplina preferita e chi si riconosce e immedesima dietro il lato umano degli atleti.

Da italiani si sa che ci sentiamo un po’ tuttologi e che facilmente ci improvvisiamo allenatori, critici, giuria e paladini di ideali fino a ieri sconosciuti.

Giochi Olimpici Rio 2016: il lato social

Ci sono discipline e atleti che riescono a coinvolgere più di altri. Difficile capire da dove nasce questo coinvolgimento. Se è merito dell’atleta, dei media o delle performance. Ma accade che, improvvisamente, sui migliaia di atleti presenti, qualche nome cominci a risuonare più di altri.

E’ il caso dell’americana Simone Biles. Adottata dai nonni quando era molto piccola e portata in palestra all’età di 6 anni per evitare che distruggesse la casa con i suoi salti. Forte, determinata, precisa e impavida. Impone la sua precisione tecnica e l’estrema facilità di esecuzione di esercizi difficili già da qualche anno. Ha già concquistato 4 ori e un bronzo. Sembra infallibile e per molti è l’esempio che la tenacia e la voglia di riscatto ti portino sulle stelle. E guardando i suoi volteggi non è neanche una metafora.

A questo punto viene spontaneo interrogarsi se è solo fortuna \ sfortuna quella che fa arrivare l’italiana Vanessa Ferrari quarta per due volte di seguito. In realtà spesso è più una questione di grande concentrazione. Come si può partecipare a un programma televisivo come “vite parallele” di MTV e prepararsi ai giochi olimpici rimanendo concentrati sul lavoro sportivo?

Il lato umano che coinvolge ai Giochi Olimpici Rio 2016

Una dimostrazione che la tenacia e la perseveranza premia ce l’ha data un’altra italiana Tania Cagnotto che, all’ultima gara della sua carriera, riesce finalmente a salire sul podio. Non importa che sia il gradino più basso. Non importa, perché era tranquilla, voleva solo fare il tuffo della vita e lo ha fatto.

“Oggi è stata una giornata incredibile. Io non pensavo oggi di prendere una medaglia. Volevo godermela, sapevo che era la mia ultima gara. L’ultimo tuffo ho saltato con il cuore, ho saltato per me. Ho pensato che volevo fare 80 punti ed è stato così, è stato bellissimo”.

Meno bella invece la proposta di matrimonio in diretta arrivata alla cinese He Zi che ha visto il suo momento di gloria contaminato da un fidanzato un po’ troppo egocentrico. Ma riservatezza e discrezione non erano tipici del popolo cinese?

E infine c’è anche chi si sente invincibile ai Giochi Olimpici Rio 2016

E’ il caso di Bolt, atleta giamaicano che sempre guardare tutti sprezzante e autoproclamarsi una leggenda.

Se da un lato possiamo accusarlo di presunzione, dall’altro non possiamo che ammirare la facilità con la quale passeggia a velocità stratosferiche sbaragliando gli avversari. Ma si sta davvero conquistando l’immortalità come è convinto di fare?

“Il mio ricordo preferito fra tutte queste vittorie olimpiche?  […] ora non me la sento di sceglierne uno: per me alla fine conta solo vincere. Già prima di Rio ero una leggenda, su questo non ho dubbi. La questione è che volevo migliorare ulteriormente, ci sono riuscito e sono orgoglioso di me stesso. Sono felice di aver dimostrato al mondo che il migliore sono sempre io. E’ la mia ultima Olimpiade. Ora altre due medaglie e diventerò immortale”.

L’immortalità ha a che fare anche con l’anima e così mi viene in mente così per caso ciò che ha detto Goethe:

“Chi crede nell’immortalità si goda la sua felicità in silenzio, non ha nessun motivo di darsi delle arie”.