“I had had my dreams of Venice, but nothing that I had dreamt was as impossible as what I found” – Arthur Symons
Venezia per me è tantissime cose insieme. Venezia non è un luogo, ma un insieme di minuscole magie. Magie di ricordi di persone incontrate, inizio di sogni ancora non completamente realizzati, ispirazioni e suggestione che mi influenzano continuamente in modo sottile e nascosto. Sono ormai più di dieci anni che vado a Venezia almeno una volta all’anno e ogni volta aggiungo qualcosa al collage di pezzi che compone l’immagine di Lei che è molto più che una città.
Venezia è tante, forse troppe cose insieme. Malinconica e nostalgica nella sua atmosfera di calle, sottoportici e campanili che svettando drammatici ti offrono un riferimento.
Misteriosa nel celare la sua infinita bellezza dietro il mantello grigio dell’umidità perenne.
Sofisticata e indifferente. Ai turisti che la camminano in un lungo e in largo. Al tempo che passa e non sembra scalfirla. All’acqua che a volte la inonda trasformandola in un continuum con tutti i suoi elementi. E così è stato sabato e domenica in cui la laguna e la terra ferma si sono presentate ai miei occhi, per la prima volta, senza soluzione di continuità.
E non riuscivo a smettere di guardare per capire come una città possa essersi fondata e reggersi – a modo suo – sull’acqua. Venezia è un mistero. Un mistero che non possiamo fare a meno di ammirare senza capire dove finisce la bellezza e inizia il fascino.
E poi la Biennale di Architettura che è un po’ la mia casa, dove sono cresciuta e che ogni due anni fa gli onori di casa e mi ricorda che essere architetto è molte cose insieme.
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2 Responses to “Dettagliando uno stile casual a Venezia”
Brava Mari!!! Your black wells are so much more stylish than the fluro boots being worn in the background of your charming shots! You brought us all to Venice with you! xox
Grazie mille Janine! che esperienza pazzesca, io non avevo mai visto Venezia così ed era Più incantevole che mai. Quanto mi capisci.
xxx
mari