Amfar 2016 Cannes è Glam Glam

Amfar 2016 è decisamente Glam Glam.

Ci sono parole che neanche appartengono al nostro vocabolario italiano, ma vengono continuamente stra usate. Ce ne riempiamo continuamente la bocca trascurando quel significato primario di esclusivo, elitario che hanno sempre avuto.

VIP, GLAMOUR certamente definiscono la serata Amfar 2016 Cannes

La famosa very important person è quella persona diventata famosa per appartenere al mondo dello spettacolo {cinema, televisione, politica, economia} è un uomo d’affari o è molto ricco.

Il termine è stato preso dalla Russia per indicare l’aristocrazia. Senza nessun giudizio etico o morale, il VIP è una categoria di persone che, per circostanze fortuite della vita, non può apparire facilmente in pubblico se non scortato, perché idolatrato dalla folla.

Glamour – spesso abbreviato in Glam – può essere tradotto con fascino, spesso riferito a eleganza, sensualità e seduzione. Certo non sono concetti profondi, niente a che vedere con le più elevate forme di cultura, ma è ciò a cui dovremmo pensare quando le pronunciamo.

Ecco ieri sera a Cannes c’era tanto GLAM.

Fortunatamente snapchat ci ha cordialmente invitati “to a star – studded evening in Cannes” in occasione della serata  amfAR‎ [the foundation of AIDS research]. Sul social era possibile vedere il live dalla Riviera Francese tra super model, attori, cantanti e very important people da tutto il mondo.
Il live comincia con una favolosa Karlie Koss affascinata da tutto il glamour che la circonda.

Cinema Against AIDS benefit gala 2016 è un concentrato di abiti lussuosi. Gambe chilometriche, corpi da urlo e tanta bellezza. Quella delle super top del momento – Irina, Alessandra Ambrosio, Gigi Hadid – degli attori come Leonardo Di Caprio, delle cantanti come Kate Perry che ha intrattenuto gli ospiti in un concerto a fine benefico, e delle molte attrici ovviamente presenti.

Di chi ha pensato che con il nero non si sbaglia Soo Joo Park, Doutzen Kroes, Lara Stone, Barbara Palvin, Karlie Kloss and Irina Shayk.

Di chi ha ceduto al romanticismo Bella Heathcote.

Di chi non ha rinunciato all’eleganza come Kirsten Dunst in Chanel.

Delle generazioni a confronto tra Chanel e YSL.

Della bellezza naturale che basta poco per esaltarla.

Delle coppie famose.

Degli abiti da sogno.

Della eleganza con la quale è impossibile sbagliare..

Nel frattempo da noi continueranno gli eventi dove vengono replicate le formule degli eventi GLAM GLAM, ma senza poter lontanamente arrivare a tale concentrato di sfarzo, ricchezza e  Glamour.

I festival sono nati e continueranno a esistere perché hanno un ruolo di ispirazione, perché fanno sognare, perché ti fanno vedere un aspetto della vita – frivolo, glitterato e luccicante – al quale vorremmo partecipare tutti, una volta.

Questo però non dovrebbe trasformare ogni minima opportunità di visibilità che abbiamo, in un momento di autocelebrazione al limite dello chic o naive.

{photo credits Vogue, snapchat}