Like

NYFW 2018 considerazioni. 5 fatti, a 6 anni dalla mia prima sfilata, proprio a NY

NYFW 2018 considerazioni. Molto è cambiato e ancora sta cambiando.  Era  un febbraio del 2012, la seconda volta a New York, e la prima a una sfilata. Avevo preso, con Federica, mia collega architetto e amica, una stanza minuscola in un albergo carino sulla 5th avenue. Avevamo borse, cappotti e scarpe per almeno dieci persone. I nostri abiti erano talmente ingombranti che non sarebbe bastata neanche la somma dei guardaroba del piano. C’era la neve fuori. E tanta era prevista per i giorni successivi.

Eravamo felici ed emozionate.

La prima sfilata serale l’avevamo persa a causa del ritardo del nostro aereo, Alitalia diretto Roma – New York JFK, e dell’interminabile fila al controllo passaporti.  Per fortuna venivano a prenderci. Nessuna limousine o noleggio con conducente. Un amico con un track aperto dove almeno avremmo potuto mettere tutte le nostre valigie. Comodamente.

NYFW 2018 considerazioni, quasi sei anni dalla mia prima sfilata.

Ricordo, come se fosse ieri, la sensazione di essere a NY per una sfilata con il freddo, la neve e l’entusiasmo di chi ha raggiunto qualcosa. Quella sera l’atmosfera era fantastica.

Il giorno dopo ci siamo svegliate all’alba per il jet lag. Saranno state le 5 e, a fatica, abbiamo temporeggiato nel letto il più possibile prima di uscire alla ricerca di uno starbucks. Quella mattina, causa tempesta di neve, era tutto chiuso.

Non potevamo scoraggiarci. Avevamo la prima sfilata  Noon by Noor al Lincoln Center  alle 12. Ovviamente eravamo in standing e lontanissime dalla passerella. Tanto che era impossibile fare foto. Ricordo però ogni singolo pezzo. Così come ho memoria di quasi tutte le almeno dieci sfilate che feci, nonostante la febbre e il gelo.

Quante altre volte sono andata prima di queste NYFW 2018 considerazioni

Dopo quella volta, era il 2012, sono andata altre due volte. Dallo standing alla seconda fila il passaggio è stato rapido. C’erano meno richieste a quei tempi. Molte le sfilate alle quali sono stata. Nikolas K, Vivienne Tam, Simone Rocha, Calvin Klein, Desigual con la mitica Adriana e tante altre. Tutte hanno lasciato il segno, per l’emozione.

Ho fotografato streetstyle look quando erano ancora in pochi a farlo e ho sognato di vivere a New York come una New Yorker così tante volte che è quasi come se lo avessi fatto.

NYFW 2018 considerazioni, nyfw 2018 Tibi collection, jeremy scott s\s 2018 collection, kate spade ss 2018 collection

Tibi SS collection. Pensata per la donna, indossata dall’uomo e viceversa.

Ma cosa è oggi la NYFW?

Sono due anni che ne scrivo dall’Europa. New York mi manca, ma non trovo la motivazione sufficiente per partire. È come se l’attenzione si fosse spostata verso altro. Sono più gli episodi a fare la NYFW che gli abiti.

Ecco cosa è successo in questi giorni.

  1. Kanye West ha fatto cacciare una giornalista dalla festa per i 50 anni di Ralph Lauren, perché gli aveva fatto una domanda scomoda.
  2. Ralph Lauren celebra i suoi 50 anni e mostra come, ancora una volta, la moda sia vicina alla politica in questo periodo.
  3. Jeremy Scott  si dimostra uno tra i più coerente tra gli stilisti contemporanei. Non ha mai ceduto alle mode del momento ed è sempre rimasto fedele al suo essere pop ed eccentrico. NYFW 2018 considerazioni, nyfw 2018 Tibi collection, jeremy scott s\s 2018 collection, kate spade ss 2018 collection
  4. Kate Spade sfila per la prima volta dopo la morte della sua fondatrice.NYFW 2018 considerazioni, nyfw 2018 Tibi collection, jeremy scott s\s 2018 collection, kate spade ss 2018 collection
  5. Tibi propone le migliori uniformi per donne forti e femminili allo stesso tempo. Il perfetto gender less. Abiti maschili, dal sapore femminile perfetti che possono essere indossati dalle donne e dagli uomini.

[ photo credits Vogue Runaway ]