Dior Chanel fashion sharing: parole chiave per il debutto della moda nel 2018, durante la couture parigina.
Cosa hanno in comune?
Apparentemente nulla. In realtà molto. Se da un lato la moda continua a far sognare con gli abiti da ballo di Dior, ispirati al surrealismo, la couture botanica di Chanel; dall’altro arrivano i primi servizi dove si potrà affittare un abito da sfilata per qualche giorno al 10-20% del prezzo dell’abito (fonte IO donna).
Certo non parleremo mai di couture, ma la rivoluzione è in atto.
Dior Chanel, fashion sharing: sempre questione di sogno
Ma cosa è accaduto a Parigi. La prima donna italiana da Dior riesce a toccare le note giuste. Innanzitutto perché parla di amore. L’amour est toujours devant vous. Aimez! L‘amore è sempre dinnanzi a voi, amate.
Poi, perché i suoi abiti non smettono di parlare di sogno. Prima di tutto e dopo tutto. Perché di sogni parla l’ispirazione di questa collezione. Di sogno parliamo quando li guardiamo e immaginiamo di indossarli.
Ma quando potremmo indossarli?
Ogni volta che ci sentiamo bene. O siamo felici. Anche solo nella nostra immaginazione.
L’imaginaire, c’est ce qui tend à devenir réel, l’immaginario è quello che tende a divenire reale. Anche l’arte, come il surrealismo, parte da sensazioni reali. L’immagine, il sogno è quello che spinge verso la felicità.
Surrealism speaks about dreams and the unconscious, and often about women’s bodies. It’s very close to fashion.
Il surrealismo della pittrice Leonor Fini, per esempio. Triestina di nascita e molto amica di Christian Dior. I suoi dipinti di figure femminili mascherate, sensuali e misteriose, gatti, sfingi e animali rari, sembrano aver colpito in pieno Mariagrazia Chiuri. Dal suo debutto, attenta studiosa degli archivi storici, riesce a prendere l’essenza e a rendere moderno, contemporaneo e appettibile tutto quello che tocca.
Io sono la figlia di una donna e di un gatto. Mio padre è nientemeno che Sua Maestà il Gatto, lo provano i miei occhi: guardali, sono occhi felini. – Leonor Fini
Nous sommes tous surréalistes, siamo tutti surrealisti. Il surrealismo è sogno, amour fou e, come scriveva André Breton:
Au depart il ne s’agit pas de comprendre, mais bien d’aimer, per cominciare non bisogna comprendere, ma bisogna amare.
La necessita di bellezza accomuna Dior Chanel, fashion sharing
Non molto lontano da un ideale che sembra essere offuscato da qualche parte, ciò che spinge Karl Lagerlfeld ad affermare:
There is a time for prettiness when the world is becoming too ugly
C’è bisogno di bellezza nel mondo. Perché sta diventando troppo brutto e spesso siamo proprio noi a renderlo un luogo peggiore. Fatto di prepotenza e arroganza.
Così, la presentazione per la collezione primavera 2018 Chanel, non è per nulla presuntuosa. Un giardino in perfetto stile francese. Una fontana, i vialetti con ciottoli e i pergolati di rose. La normalità può essere così straordinariamente bella. E c’è bisogno di straordinaria normalità per sentirsi bene e essere felici. Come in un tailleur in tweed, il tessuto che rimanda, per antonomasia, a un giardino in fiore. Classico e attuale. Un’ eleganza dalla bucolica rilassatezza e atemporalità
Comments
1 Responses to “Dior Chanel fashion sharing: ecco la moda nel primo mese del 2018”
bellissima la collezione Dior!!!
baci
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