Testimonial bellezza 2017. Giovanissime, figlie d’arte e modelle . Ecco cosa piace ai marchi beauty

Testimonial bellezza 2017, a voi piacciono? Tutti a caccia del volto X. Ma è difficile dire cosa attiri di più i brand.

Puntano a trovare il testimonial che si adatta al loro prodotto? O cercano la notorietà sul web? Il famoso instafamous, per intenderci, con all’attivo almeno qualche centinaio di migliaia di follower.

Testimonial bellezza 2017. Com’erano e come sono

I sentimentalismi non vanno più di moda, si sa. Comunque un paragone – o almeno un confronto – con il passato è d’obbligo. Molte delle testimonial bellezza 2017 sono figlie d’arte. Alcune all’altezza delle loro mamme, ancora bellissime, altre un po’ meno.

La più famosa: la sedicenne Lily Rose Depp per Chanel. Il suo è davvero un confronto difficile, considerando che deve tenere testa all’attrice, cantante mamma Vanessa Paradis. E alle campagne, per lo stesso marchio, degli anni ’90.

Qualcuno é riuscito a dimenticare la bellissima Vanessa, vestita di piume, rinchiusa in una gabbia? Lei rimane, oggi, icona di quella bellezza francese. Senza sforzo e senza eccessi.

La favorita: Kaia Gerber per Marc Jacobs. La quindicenne, figlia di Cindy Crafword, sembra quasi la fotocopia della bellissima mamma che ha spopolato sulle passerelle degli anni ’90. Alta e slanciata

È l’unica in grado di copiarmi. Afferma una orgogliosa Cindy

e ha 1, 3 milioni di follower su instagram.

Quali sono le Testimonial bellezza 2017 meno note, si fa per dire

La regina di Instagram: Bella Hadid per Dior. Dai suoi tutorial ai suoi video makeup è il volto del marchio francese. Non si può dire che anche lei non sia figlia d’arte. O se non altro che l’arte non sia affare di famiglia. Non solo per la stranota sorella (Gigi), ma anche per la mamma – modella olandese.

Iris Law – figlia di Jude Law – ha prestato le sue labbra per il liquid lipstick  di Burberry.

E infine abbiamo la super model di Victoria’s Secrets, Taylor Hill che, insieme a Hailey Baldwin, è stata scelta da L’Oréal.   

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