Dolce&Gabbana nuovo local store Milano: ripensando il luxury retail

Dolce&Gabbana nuovo local store Milano (come riportato dal sito Business of fashion). Si inaugurerà sabato 24 settembre 2016, durante la settimana della moda, il nuovo spazio locale del marchio. Locale come caratteristico di un determinato luogo. Unico e originale.

Finalmente il luxury retail si aggiorna. Non più negozi uguali in tutto il mondo. Anzi. Puntare sull’identità dei luoghi e rafforzarne il carattere. Una nuova dimensione, tangibile e concreta, capace di parlare alla gente.

La fine della filosofia del concept store, affermano Dolce&Gabbana, in favore dell’ esperienza del luogo e dello storytelling.

Dolce&Gabbana nuovo local store Milano radicarsi nel luogo

Ascoltare il genius loci è sempre stata prerogativa dei più grandi architetti. Dal punto di vista architettonico, è impossibile inserirsi in un luogo senza decifrare il contesto e interpretarlo. Dal punto di vista del luxury retail, questo problema è sempre stato sorpassato. Alla facciata l’unico compito di scambio con l’esterno. Una volta entrati, il mondo e il registro cambia. O meglio, si declina in base ai dettami imposti dal marchio, non curante di essere a NYC o in un paese arabo.

“Il sistema moda subirà una evoluzione […] i clienti viaggiano sempre di più, un giorno sono a Londra, un altro a Milano […] avere lo stesso negozio a Londra e a Milano con gli stessi abiti è quasi un déjà vu” – ha dichiarato Domenico Dolce a Business of fashion.

“I consumatori vogliono più che semplici oggetti (vestiti e accessori), cercano di portarsi via le impressioni dei luoghi, il punto di vista”.

Il primo shop experience: Dolce&Gabbana nuovo local store Milano

1600 metri quadri per avere una esperienza unica del marchio nel suo contesto cittadino. L’importanza storica del capoluogo lombardo dà il via a una nuova filosofia che inverte la tendenza dell’appiattimento e della globalizzazione.

La ricerca dell’identità, dell’unicità, delle peculiarità si sta diffondendo. Finalmente questo concetto ha contagiato anche le città e i contenitori della moda stessa.

“Non ammireremo più l’accessorio in quanto oggetto,  ma la desidereremo in quanto icona di un certo stile di vita“. – nuove possibilità creative cercasi