5 film imperdibili che ispirano la moda

Film imperdibili e d’autore che continuano ad ispirare la moda e la fotografia.

“A differenza di tutte le altre forme d’arte, il cinema è in grado di cogliere e prendere il passaggio del tempo, per fermarlo, quasi a possederlo in infinito. Direi che il film è la scultura del tempo – Andrej Tarkovskij

Il cinema ferma il tempo, dipinge epoche e assottiglia le distanze tra filosofia, moda, fotografia e sociologia. Un film d’autore è in grado di sintetizzare secoli di storia del costume e di fare il punto critico e oggettivo sulla psicologia più recondita dell’umanità. Ti permette di attraversare infiniti momenti storici con mezzi più potenti di una macchina del tempo.

“La fotografia è verità, e il cinema è verità ventiquattro volte al secondo” – Jean-Luc Godard

 Film imperdibili per lasciarsi ispirare

Ogni volta che guardo una fotografia penso a un film cercando di ricordare colori e atmosfere; e ogni volta che guardo un film penso alle foto che vorrei scattare, provando a riprodurre suoni e emozioni.

Fotogrammi diversi. In movimento o statici, ma pur sempre istanti dalla forte componente ispirazionale.

Queste foto sono state scattate pensando come un regista. Un set immobile da decenni, fermo agli anni ’50 quando mia nonna, giovane sposa, forse riceveva qualcuno in questo salotto. L’abito – de ja vu di molte collezioni fa: un cappotto Miss Dior del decennio successivo. La trama: quella dell’eleganza, del perbenismo e del conformismo che ispira e opprime.

Queste foto sono come un’analessi in un’epoca passata – che noi non abbiamo vissuto – filtrata dagli occhi della contemporaneità.

Proprio come i  film imperdibili da chi ama la moda

1. “Blow – up” (1966) di Michelangelo Antonioni. La storia di un fotografo di moda londinese impegnato nel sociale. Per gli amanti degli anni 60 e 70; per chi rimane un nostalgico sognatore e pensa che i sogni non sono una utopia; per chi cerca ispirazioni per pose e styling.
2.  “Io e Annie”  (1977) di Woody Allen. Un film cult dove il regista racconta se stesso e la protagonista – Diane Keaton – è finzione e realtà al tempo stesso. Come il suo look. Modernamente mascolino in un mondo ancora maschile.
3. “Blade runner” (1982) di Ridley Scott. Los Angeles 2019. Città distopica e spaventosa. Impossibile non rivedere un po’ dell’ultimo YSL di Heide Slimane nello stile punk-chic dei “replicanti” protagonisti della pellicola.
4.  “Grand Budapest Hotel” (2014) di Wes Anderson. Spaccato reale ideato dalla surreale e vivace fantasia del regista che veste  da Fendi, Prada e Louis Vuitton, gli innumerevoli protagonisti che si succedono attraverso le stanze del suo hotel.
5.  “The Danish Girl” (2015 )di Hopper.  Copenhagen e Parigi degli anni ’20 e ’30, quando la moda si inizia a liberare grazie a Jeanne Lanvin, Coco Chanel e Paul Poiret.

Le due foto selezionate da Vogue Italia anche nella sezione Best of 11 Aprile.

Shooting realizzato con  Elisa Rinaldi Fotografa

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