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AltaRoma general report

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collage by ilovegreeninspiration

It’s a week Altaroma is over and even if I’m still submerged by the photos that have to be edited and the drafts I still have to check out, I wrote down some thoughts as a sort of final report.

Reading all of the incoming press reports, numerous and passionate, I’ve started taking notes and felt the need to write down my own considerations.

AltaRoma Alt(r)Amoda as someone called it, seemed to have reached a point where even the altamoda leaves the established and secure tracks of classic features (as the Italian Director of Vogue Italia pointed out in her blog). “Because it is more difficult to achieve refined simplicity that a ball gown”(cit).

An “other” fashion that turns to be “a porter”  in order to make a woman feel beautiful every day as stated by Salvatore Piccione, the winner of the now well-known fashion contest Who’s on next?.

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(photo credits ilovegreeninspiration ph.marinella rauso)

The Beat of Africa show reminded us, once again, that the sustainability – of cultures, traditions, artisanal crafts – is perhaps the new frontier of luxury and with Stella Jean multiculture and differences are synonymous for wealth.

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(photo credits ilovegreeninspiration ph.marinella rauso)

The metissage is the new black –  it can be used by everyone as  passe-partout for

the new intellectual and refined elegance.

A fashion that mixes art, design and creativity at 360 ° and sees a New York artist who always wears a Coppola hat to pay his tribute to the Eternal City. My City, the one often thickly criticized for being too old, too entrenched, too slow, especially when it comes to cutting-edge innovation, but that, twice a year, with Altaroma shows us its statement presence.

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(photo credits ilovegreeninspiration ph.marinella rauso)

And so it happens that you enter secret locations, often hidden, such as Le Scuderie di Palazzo Ruspoli or Horti Sallustiani where nature blends with the history and architecture; and you find yourself sitting next to the clever British Vogue editor Suzy Menkes in the Press Room.

And when you are absently waiting for a show to start you recognize Diane Pernet‘s unmistakable look. You have the chance to listen to Franca Sozzani, who not without a hint of emotion, rewards the young designer.
This is only the 3rd edition for me, but here I met people who are now friends as Lavinia and Giulia and Jonna – met this year -from the Press Official office and thanks to people like them Altaroma is safe known place where you can cheat shortly between an event and a fast drink at the bar.

And last but not least of a green fashion insider like me, the historic location of Borgo Santo Spirito could not have been “greener inspired”. Pallet furniture turned the lounge bar into a relaxed rural atmosphere among lavender and green bushes.

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Borgo Santo Spirito courtyard (photo credits ilovegreeninspiration ph.marinella rauso)

And although, as usual, there’s always those who complain because it’s too hot, when it’s not raining and we’re too tired wearing high heels all day and we do not sleep enough because of too many events … I know that deep down we all agree that when it ends, we feel relieved just for a second while later on we are going to miss it because we have to wait six long months to see all of this happen again.

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me as special report @Maglifico_Palazzo Ruspoli (photo credits ilovegreeninspiration ph.marinella rauso)

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Altaroma è finita ormai da una settimana, e nonostante sia ancora sommersa dalle foto da editare e dalle bozze da controllare, mi fermo e prendo tempo per scrivere il mio report personale.

Mentre leggo le rassegne stampe, numerose e appassionate, della kermesse romana non posso fare a meno di prendere appunti e elaborare parole e metafore alle quali i giornalisti danno forma nei loro articoli.

AltaRoma Alt(r)amoda l’ha definita qualcuno perché sembra si sia arrivati ad un punto in cui anche l’altamoda lascia i binari sicuri e consolidati degli stilemi classici (come ha precisato la direttrice di Vogue Italia sul suo blog): “Perché è più difficile realizzare raffinata semplicità che una gonna da ballo”(cit).

Una moda “altra” che diventa a porter e che veste la donna per farla sentire bella ogni giorno come ha affermato Salvatore Piccione, il vincitore dell’ormai noto concorso Who’s on next?.

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Piccione Piccione (photo credits ilovegreeninspiration ph.Marinella Rauso)

E non è un caso se The Beat of Africa ci ricorda, ancora una volta, che la sostenibilità – delle culture, delle tradizioni, dell’artigianato – è forse la nuova frontiera del lusso e che con Stella Jean la multicultura e le differenze sono sinonimo di ricchezza.

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Stella Jean (photo credits ilovegreeninspiration ph.Marinella Rauso)

Metissage is the new black – nel senso che può essere utilizzato da tutti come passe-partout per la nuova eleganza, raffinata e intellettuale.

Una moda che si mischia all’arte, al design e alla creatività a 360° e che vede un artista newyorkese con tanto di Coppola e allure di mistero rendere omaggio alla Città Eterna.

La nostra città. Quella che troppo spessa viene criticata perché troppo vecchia, troppo radicata, troppo lenta soprattutto quando si parla di avanguardia e innovazione, ma che due volte l’anno con Altaroma, dimostra di esserci.

E così ti capita di entrare in luoghi segreti e spesso nascosti, come le Scuderie di Palazzo Ruspoli e gli Horti sallustiani, dove la Natura si fonde con la storia e l’architettura; di ritrovarti, seduta in Sala Stampa, accanto a Suzy Menkes, di cui fino a un momento prima leggevi solo gli articoli, sinceri e pungenti, dal portale di Vogue Italia e non solo.

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Maglifico (photo credits ilovegreeninspiration ph.Marinella Rauso)

Di condividere con Diane Pernet e il suo look inconfondibile la fila di attesa per l’ingresso alle sfilata. Di ascoltare Franca Sozzani, che non senza un velo di emozione, premia i giovani designer.
Per me è solo la 3a edizione però qui ho conosciuto persone che ormai sono delle amiche come Lavinia Giulia e Jonna – conosciuta quest’anno – dell’ufficio stampa ufficiale, perché Altaroma è anche un po’ quelle quattro chiacchiere rubate tra una sfilata e l’altra o di sfuggita al bar.

E poi quest’anno la sede storica di Borgo Santo Spirito non poteva essere più “ green inspired “. Arredo pallet che creano un’atmosfera di rilassante ruralità tra piante di lavanda e cespugli verdi.

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E anche se come al solito c’è sempre chi si lamenta perché fa troppo caldo quando non piove e che siamo troppo stanchi che non dormiamo abbastanza che ci sono troppi eventi…io so che in fondo tutti siamo d’accordo che quando finisce ci sentiamo sollevati solo per un secondo, ma poi ci manca perché dobbiamo aspettare sei mesi perché tutto questo accada di nuovo.

First winner who is on next? Piccione Piccione

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Piccione Piccione (photo credits ilovegreeninspiration ph.Marinella Rauso)

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Daizy Shely (photo credits ilovegreeninspiration ph.marinella rauso)