The girl who wrote a novel “Amico Amore”

A story of friendship born by chance. Apparently. It’s July and we are in the heart of the historic Rome. A little bit for work, a little bit for fun and a lot for passion. We are both there, waiting to enter an haute couture runaway for Alta Roma. I’m the newest in this world. Valentina is a veteran. She has five blogs, while mine is something more than one year old, and that’s pretty enough for me. It’s the third day and I can count on one hand people I have spoken with. For shyness, maybe. For this incredible urge to detachment that sometimes distinguishes me, only at the beginning. For being too serious sometimes, who knows?!? I see her safe, strong, nice looking appearance in her taste and style colored by a retro flavor. She is in the world of fashion “in her own way”…

Una storia di amicizia … nata per caso … apparentemente. E’ luglio e siamo nel cuore della Roma storica. Un po’ per lavoro, un po’ per gioco e molto per passione, ci troviamo entrambe lì. Aspettiamo di entrare, a luci ancora spente, in una sfilata di Alta Moda – Raffaella Curiel, mi sembra. Io sono “quella nuova” in questo ambiente. Valentina è una veterana. Ha cinque blog, lei. Mentre io da un anno ne ho solo uno e per ora mi basta. E’ il terzo giorno e si contano sulle dita le persone con cui ho parlato. Per timidezza, forse. Per quell’inspiegabile voglia di distacco che mi contraddistingue, solo all’inizio. Per serietà, boh chissà. La vedo subito, è sicura, decisa, simpatica nel suo look dal sapore retrò e dallo stile di una che nel mondo della moda ci sta “a modo suo”…

 I spoke to her. From that moment the discovery. A background in common. The architecture. A sparkling stage where we were walking blowing through cascades of glitter. The Fashion world. A whispered creativity, sometimes. Shouted, someothers .

Since that summer afternoon we have often spoken to each other.

Among the paintings, travels, photos and exhibitions going on in a never ending succession, everything chased, at once and overlapped, often. It  was weird I didn’t know that a fil rouge was keeping everything together. A novel. I even didn’t know she was writing a book. “Friend love” is the name of her first book. And for me, that I’ve always loved to write a lot, but read very little this was an amazing aspect of her eclectic artistic life. I’m those kind of person who can watch a movie up to know it by heart, but often neglect a novel at the beginning of the second chapter, this has been a great chance to think and reflect more.

Reading the words ” LOVE FRIEND ” on the cover of a book means giving the words the attention they deserve and it’s the perfect subject in this period where we are used to share opinions on What’s up and exchange emotions via emoticons,  .

In this story there’s a bit of each of us. Of those who have just stopped being non-resident students. Of those who will be in that condition very soon. It mirrors feelings of people who are going away from their true home; those who cries the loss of that genius loci that maybe, only after some time , they will learn to use as a compass and not as a lifesaver.

In this book there is so much of real life. Those who are more accustomed to give and those who mostly easily take. The true and sweet lightness of a chat between friends that can help you as much as a shopping session made with your girlies. The power of a laugh out loud with your friends that is good for the heart as well as the spirit.

The stories written, narrated, crumpled of all the protagonists reminds us that relationships, the real ones, can not be decoded. That women will  always be friends and enemies, even outside a Zara dressing room. That there are not bad men, but men who do not love. That is not true that nobody woos more and that nobody can resist. That being happy and suffer and then being happy again is part of the manual that can not be written .

In the novel there is a bit of all of this. A story of love, friendship, women, men and fashion.

To Valentina I wish her book will conquer the mind and the nights of her readers. Then a place on the shelves under the label love stories, because each story to be defined like that, should be always inspired by these two words: love and friendship.

— the website of the book —

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Iniziai a parlare. Da lì la scoperta. Un background in comune. L’architettura. Un palcoscenico scintillante in cui camminiamo a passo lento, soffiando tra cascate di glitter. La moda. Una creatività sussurrata, a volte. Urlata, talaltre.

 

Da quel pomeriggio estivo ci siamo sentite spesso.Abbiamo condiviso idee, progetti e qualche gossip. 

 

Tra i quadri, i viaggi, le foto e le mostre che si sono susseguite, rincorse, talvolta sovrapposte non sapevo esistesse un fil rouge. Un romanzo. Che la scrittura fosse l’ennesimo trait d’union lo immaginavo, che stesse scrivendo un libro no.  “Amico amore” è il titolo.

E per me, che ho sempre scritto molto e letto poco, anzi pochissimo, questa è stata una bella scoperta. Io, che arrivo a vedere un film tante volte quante riesco a conoscerlo a memoria, ma abbandono spesso un romanzo all’inizio del secondo capitolo, questa è l’occasione per fermarmi a riflettere e pensare. Ancora una volta.

 

Leggere le parole “AMICO AMORE” insieme, sulla copertina di un libro può significare ridare alle parole l’attenzione che meritano. L’input perfetto per chi – come me –  scambia opinioni tramite What’s up, e emozioni attraverso emoticons .

E in questo romanzo c’è davvero un po’ di ognuno di noi. Di chi ha appena smesso di essere studente fuori sede. Di chi lo sarà a breve. Di chi vivrà l’allontanamento dalla sua vera casa come la perdita di quel genius loci che forse, solo a distanza di tempo, imparerà ad usare come bussola e non come salvagente.

 

Ci ricorda che ci sarà sempre chi è più abituato a dare, e chi a prendere. Che la leggerezza di una chiacchierata tra amiche può aiutare molto più di uno psicologo. Che ridere a crepapelle con i tuoi amici, quelli di sempre, fa bene al cuore oltre che allo spirito.

 

 Che i rapporti, quelli veri, non si possono decodificare. Che le donne saranno sempre nemiche \ amiche delle altre donne e non solo in un camerino di Zara. “Che non esistono uomini malvagi, ma solo uomini non innamorati” (cit). Che non è vero che non si corteggia più e che nessuno resiste. Che essere felici, e poi soffrire, e felici di nuovo fa parte di quel manuale che non può essere scritto...e in questo romanzo c’è un po’ di tutto questo. Una storia d’amore, d’amicizia, di donne, di uomini e donne, di moda.

A Valentina auguro che il suo libro possa conquistare la mente e le notti dei suoi lettori e poi, perché no, un posto negli scaffali, alla voce storie d’amore, perché ogni storia per definirsi tale conterrà sempre questa parola.

— Il sito del libro —