Stella Jean is Top from #MFW to everyday look

A minimal and contemporary container. A rich and cosmopolitan collection. The meditative gray concrete all around. An explosion of colors that leave you breathless. A 100% Italian name of a man who has been writing the history of fashion since the ’60s. A young foreign name, whose origin is 50% Italian and 50% Haitian. A woman who has just started writing a new chapter.
An entry in the final scene with one of her most classic piece – a full skirt in African wax print – and a white t-shirt with the words “Mr Armani thank you“.

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Un contenitore minimale e contemporaneo. Una collezione ricca e cosmopolita. Il meditativo grigio del cemento tutto intorno. Un’esplosione di colori da lasciarti senza fiato. Un nome 100% italiano di un uomo che scrive la moda dagli anni ’60. Un giovane nome straniero, per origini 50% italiane e 50% haitiane. Una donna che ha iniziato a scrivere un nuovo capitolo.
Una entrata nella scena finale con uno dei suoi più classici tra i pezzi – una full skirt in stampa batik – e una t-shirt bianca con la scritta “Mr Armani thank you” .

This is the second time I’ve been at Stella Jean‘s fashion show. This is the second time I’m looking for the right words to describe a catwalk that, like slides in a slot, shows us the memories of a Summer trip around some of the most iconic spots of the world.

From the French Coast to the Amalfi one. Passing through Saint Tropez and Capri. Crossing Ethnic groups and African traditions of the Burkina Fasu and convincing all the audience that “less is not always more“.

Two main characters affect us immediately.

The originality and creativity of the batik fabrics, the wax prints used for full skirt, capri pants, blazer, shorts and long screwed dresses.

The combination of traditional prints with striped, plaid and denim shirts.

Knotted at the waist, layered on a T-shirt in a fun pin up 50’s style.

Wore open like a blazers with maxi waist belt. Featuring a eye-catching and appealing statement jewelry inspired by the 50’s .

Combined with micro shorts, big glasses and scarf denouncing a clear holiday vibe.

And the feeling is exactly that one. I wish I could keep off my citizens clothes and sneak in, without hesitation, the tight green and striped orange dress… maybe with a denim jacket and a pair of high heels sandals.

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È la seconda volta che vedo una sfilata di Stella Jean. E per la seconda volta, mi trovo a cercare le parole adatte per descrivere una passerella che mette in scena, come in una slot di diapositive, le memorie di un viaggio – decisamente estivo – in alcuni dei posti più iconici del mondo.

Dalla raffinata Costa Azzurra alla pittoresca Costiera Amalfitana. Passando per Saint Tropez e Capri. Attraversando le etnie e le tradizioni dell’Africa del Burkina Fasu e convincendo tutta la platea che ” il meno non è sempre più“.

Due tratti colpiscono immediatamente.

L’originalità e la creatività dei tessuti, il batik, che diventa lavorate stampe wax, è utilizzato per realizzare full skirt, pantacapri, shorts e vestiti lunghi avvitati a sirena.

La combinazioni di stampe tradizionali con camicie a righe, a quadri e in denim.

Annodate in vita; sovrapposte a una semplice t shirt, in un divertente stile pin up anni ’50; indossate aperte a mo’ di blazer con maxi cintura in vita.

Impreziosite da un gioiello vistoso e accattivante anni ’50.

Combinate con micro pantaloncini, maxi occhiali e foulard che denunciano un chiaro stile dal sapore vacanziero, ma utilizzabile quotidianamente per uno stile un po’ eccentrico, ma molto sofisticato.

E la sensazione immediata é proprio quella di volersi disfare dei propri vestiti cittadini e a tratti borghese, ed infilarsi senza esitazione in quell’abitino verde e a righe arancioni. Da indossare con una giacca corta di jeans e un paio di sandali alti.