Fabriqué en France

A Parisian café, a newspaper pochette bag by Charlotte Olympia, a chiffon shirt, a bustier belt bustier and a fedora hat … chic and bon ton … the ingredients of the “Fabriqué en France”.

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Un café parigino, una pochette a forma di giornale, una camicia in chiffon, una cintura bustier e un cappello fedora…chic e bon ton…gli ingredienti del  “Fabriqué en France” .

Charlotte Olympia – Le Parisienne pochette

When you say “Fabriqué en France” immediately think of something that is chic and bonton. You instantly imagine the physique du rôle or the allure parisienne.

The cliché is almost always the same. A sophisticated and minimal style. Enhanced by ribbons and prissy transparency. Fabrics that suggest overlapping and different textures ton sur ton for a romantic look and a very feminine style. Cuts of pants and blazer for a style a la garçon launched by Yves Saint Laurent in the 60’s and repeated today for the  spring collection 2013 in a rock and chic clue by the new artistic director. The pastel colors of the sweet macaron are left  aside, such as flowers and blooming -as in Botticelli’s romantic world. Impalpable shirts with the bow at the neck, corset belts, tight pants and skirts down to the feet. Total black and numerous variations on the theme – except for the constant presence of large wide-brimmed hats. The inspiration is the iconography of the witches of the Middle Ages. The result is a mixture of dandy and gypsy influences that it’s not surprising if we meet one in a Parisian café, perhaps at sunset, before the natural light, fading,  leaves her way to the sparkling and frivolous glitzy of the night.

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Quando si dice ” Fabriqué en France” si pensa subito a qualcosa che sia chic o bonton; si immagina istantaneamente il physique du rôle o l’allure parisienne.

Il cliché è quasi sempre invariato. Uno stile sofisticato e minimale. Arricchito, magari, da qualche nastro o trasparenza leziosa. Tessuti che suggeriscono sovrapposizioni e trame diverse ton sur ton per un look romantico e molto femminile. Tagli di pantaloni e blazer per uno stile a la garçon lanciato da Yves Saint Laurent negli anni ’60 e viene riproposto oggi in una chiave rock – chic dal nuovo direttore artistico per una primavera 2013 che qui mette da parte i colori pastello – dei dolci e dei macaroon – e i fiori – del romantico mondo botticelliano. Camicie impalpabili con il fiocco al collo, cinture bustino, pantaloni aderenti e gonne fino ai piedi. Total black e numerose variazioni sul tema – eccetto la presenza costante di ampi cappelli a falda larga. L’ispirazione è all’iconografia delle streghe del medioevo. Il risultato è un misto di  influenze dandy e gypsy che non ci meraviglieremmo mai di incontrare in un café parigino, magari al tramonto, prima che la luce naturale – svanendo – lasci il posto allo scintillio sfarzoso e frivolo della notte.

     Solita Solano e Djuna Barnes fotografate da Maurice Brange al Cafè